Caro Direttore, la Gelmini scrive una lettera ai militanti di Forza Italia invitandoli a seguire il suo esempio e votare “Azione” . E naturalmente è felice di aver trovato il suo Paradiso di idee nel pifferaio Calenda, oggi a traino di Letta e dell’ammucchiata tutta. Ma non si era separato? Comunque ha cambiato idea perché l’unione fa la forza, non importa con chi.
“Meglio avere le discussioni prima che dopo. Siamo solidi, compatti, andiamo a vincere queste elezioni. Niente è scritto, se uno pensa di avere la vittoria in tasca poi va a casa. Da oggi ogni discussione e polemica finisce, ora c’è la partita e la vinciamo”. E’ la speranza della disperazione che esalta la forza “venghino venghino” poi si vedrà…
Ma la presunta capacità della Gelmini che con una lettera appello vuole persuadere i forzisti ad abbracciare PD e sinistra tutta, è ridicola.
L’auto giustificazione “…mai avrei immaginato che Forza Italia voltasse le spalle all’Italia: bisognava avere il coraggio di mettere al primo posto il bene del Paese, dicendo no una volta per tutte a sovranismo e populismo.”
Parafrasando “mai avrei immaginato che sposasse per il bene dell’Italia Letta, Di Maio, Boldrini, Speranza, dicendo sì a una politica che conosce bene e che ha sempre detestato” Calenda? Sarà ben presto messo all’angolo, ma continuerà i suoi monologhi nel deserto, perché il PD impera sempre da quella parte. Sicuramente non avrà la fiducia anche umana di Berlusconi.
Lettera firmata
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