I grandi teorici del green, i grandi paladini del trasporto pubblico come alternativa alle auto stanno per aumentare per la terza volta il costo del biglietto del tram. A fronte di indubbi aumenti del costo di gasolio ed energia, il Comune di Milano e Atm non hanno nemmeno per un attimo pensato a ridurre i costi di altre voci o a rivedere alcuni servizi. No. Hanno subito pensato di aumentare le tariffe. E vogliono farlo incuranti dell’autunno difficile che ci aspetta e delle loro politiche per dissuadere i milanesi a usare l’auto.
Ridicola è poi la motivazione che l’Assessore Censi ha fornito sull’aumento imminente: sarebbe una decisione della Regione. Invece non è proprio cosi. In pratica con una delibera la Regione ha detto ai Comuni: chi vuole adegui i biglietti all’aumento dell’inflazione, che è del 6%, mentre il Comune ha già deciso un aumento del 10% e sostiene che la Regione li ha obbligati!!! Ma non è cosi tanto è vero che molti Comuni lombardi non si avvarranno della facoltà di aumentare il biglietto. E si noti bene che Milano ha aumentato il prezzo del biglietto già nel 2011 con Pisapia e nel 2019 con Sala. Quindi le amministrazioni di centrosinistra hanno aumentato del 120% il biglietto del tram, niente male per chi vorrebbe obbligare tutti a lasciare a casa l’auto. Forse anziché aumentare il biglietto sarebbe meglio combattere l’evasione tariffaria (il salto del tornello è diffusissimo) oppure tagliare le costosissime consulenze di ATM. Oppure ancora si potrebbe rivedere una grande discriminazione al contrario, cioè l’abbonamento familiare ridotto a 50 euro annui che viene erogato, con scarsi controlli, a chi dichiara Isee sotto i 6000 euro, e di cui si avvalgono praticamente solo famiglie straniere. Ripetiamo: se i conti di ATM non tornano, Beppe Sala ha varie soluzioni piuttosto che aumentare il biglietto ogni 3 anni. E il Comune eviti di nascondersi come un bambino dietro la bugia di un obbligo regionale che non esiste.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.