Dal 25 settembre potremo dire alla Boldrini “Oh Bella ciao, ciao, ciao”

Attualità

Forse, probabilmente, pare praticamente sicuro che la molto onorevola Boldrini rimarrà fuori dai giochetti delle candidature e la nostalgia per la sua sciarpa rossa ferirà i cuori delle femministe rosse, annienterà il mondo immigratorio privato dalla sua mamma chioccia, piangeranno i politici che invocano il suo “verbo”. Le piazze orfane di cotanta presenza, saranno incolori, senza lo slancio della sua voce e canteranno unite “OH Bella ciao, ciao, ciao…”

Perché dopo anni di parole, di maliziose insinuazioni, di visioni immaginate, di affermazioni surreali (vedasi “basta Barbie alle bambine”), dove andrà?

Il fatto è che ha perso peso nell’ammucchiata di Letta, troppe bocche da sfamare, troppo protagonismi da soddisfare… E analizzando: a Calenda è stato concesso il 30% degli uninominali, poi bisogna capire quanto (e se) verrà concesso ai Verdi e Fratoianni, dunque gli ex M5s a cui il Pd potrebbe offrire poltrone e diritto di tribuna. E ancora Articolo 1 di Roberto Speranza, il Psi e via discorrendo. Ma per raccattare tutti il prezzo diventa salato soprattutto per il PD: seggi, poltrone. E c’è il caso che nella redistribuzione decisa dal segretario non venga riconfermata Laura Boldrini

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