Arrivano 4 milioni dal Ministero per il nuovo Museo della Moda a Palazzo Dugnani

Cultura e spettacolo

Quattro milioni di euro sono il finanziamento del ministero della cultura per trasformare in museo la storica dimora seicentesca sui giardini di Porta Venezia.  “Finalmente anche Milano, come le altre città delle fashion week, avrà il suo Museo della Moda”. A meno di due mesi dalla settimana della moda femminile a Milano, prevista per il 20 settembre 2022, la sottosegretaria per la Cultura Lucia Borgonzoni ha annunciato lo stanziamento di una cospicua somma per la creazione di un museo che onori il ruolo milanese di “fashion city”. Il nuovo museo aprirà all’interno del seicentesco Palazzo Dugnani, dimora storica affacciata sui Giardini di Porta Venezia, diventando un luogo di sperimentazione e ricerca del sistema moda “dove raccontare il saper fare delle maestranze della filiera italiana più contemporanea e sperimentare le nuove tendenze”. La decisione – contestualizzata da Borgonzoni all’annuncio, il 28 luglio, come un dovuto investimento a favore di quel grande asset strategico che è la moda – è arrivata con la dichiarazione di un finanziamento da parte del Ministero della Cultura di 4 milioni di euro provenienti dal fondo Grandi Progetti: un buon inizio che, stando alla sottosegretaria, potrebbe necessitare di un supporto esterno da parte di enti privati.

Milano aspetta da tempo un museo che rappresenti la storia di uno dei pezzi più importanti della sua identità, riconosciuta in tutto il mondo“, ha commentato ad Artribune l’assessore meneghino alla Cultura Tommaso Sacchi. “Stiamo lavorando insieme a Camera della Moda, ai nostri direttori e a partner pubblici e privati per realizzare un museo in grado di raccontarla nel modo migliore – dal punto di vista allestitivo, qualitativo e attrattivo – in una delle nostre prestigiose sedi civiche. Il processo è in corso e non si fermerà“. La scelta della nuova casa del Museo della Moda è ricaduta sullo storico Palazzo Dugnani di via Manin – che vanta affreschi di Giambattista Tiepolo e Ferdinando Porta, commissionati negli anni Trenta del Settecento dal conte Giuseppe Casati – per due ragioni: è già di proprietà di Palazzo Marino, punto cruciale visto che i fondi stanziati dal Ministero vanno cantierizzati entro il 2023, ed è adatto a ospitare esposizioni e progetti di ampio respiro. “Va pensato come uno spazio vivo”, ha precisato Borgonzoni. “Palazzo Dugnani dispone di grande spazi, e ora deve essere luogo di sperimentazione dove possano andare i giovani e si raccontino il Made in Italy, ciò che la moda è stata e quali siano i progetti per il futuro”. Una gestione che si prospetta sfidante: anche per questo motivo è stata coinvolta come anticipato da Sacchi anche la Camera della Moda che, pure in assenza di accordi definitivi, ha dichiarato il proprio interesse, e il presidente Carlo Capasa ha commentato che “saremmo molto contenti della presenza di un Museo della Moda a Milano”.

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