Con “Musica Poetica: Bach e Kuhnau”, il vincitore del II premio del Concorso Internazionale di Clavicembalo di Milano – 2021, Dmytro Kokoshynskyy accompagna, martedì 9 agosto, il pubblico in un viaggio evocativo e descrittivo. Alle origini della musica programma, le pagine di Bach e Kuhnau, sono veri e propri racconti in miniatura, dipinti dalla sonorità precisa e puntuale del clavicembalo, che ricreeranno nella Sala Capitolare del Bergognone un’atmosfera che alterna speranza e tristezza, immaginazione e realismo. Il recital abbraccia una stagione di produzione per clavicembalo, il primo trentennio del Settecento, compresa tra la gioventù e la maturità di Bach, in un programma dedicato al genio di Eisenach, eccezion fatta per la rara presenza d’un titolo che rappre sentò un modello per la produzione bachiana. Fanno da cornice al programma due lavori del Bach maturo.
Cuore del programma è un dittico di lavori gemelli. Ci riporta a un Bach forse ancora diciassettenne (1702?) il celebre Capriccio sopra la lontananza del suo fratello dilettissimo BWV 992, prima composizione bachiana completa a comparire a stampa in Italia, nel 1843 come supplemento alla «Gazzetta musicale di Milano», nell’anno e nella città in cui il giovane Verdi allestiva I Lombardi alla prima crociata. Il pezzo bachiano, altrettanto giovanile, di musica a programma evoca un banale episodio di vita familiare (il viaggio d’un fratello) nel genere non rigidamente codificato del capriccio, risalente a Frescobaldi, modello che Bach non perse mai di vista. In questa pagina complessa si avvicendano con grande varietà e libertà un Adagio molto espressivo, un fugato, un preludio, un’aria e infine una fuga in piena regola. Se la fonte principale del lavoro, il cosiddetto “mano scritto Möller” custodito a Berlino, tradisce la scarsa frequenta zione di Bach con la lingua di Dante (il titolo è Capriccio Sopra il (!) Lontananza de il (!!) Fratro (!) dilettissimo), è la musica ita liana, appunto Frescobaldi, ad agire come modello, insieme alla raccolta da cui è tratta la pagina successiva in programma.
Si tratta delle Biblische Historien che Johann Kuhnau, predecessore di Bach al cantorato di Lipsia, pubblicò a Lipsia nel 1700 e ristampò nel 1710. Un libro che, nonostante guardi alla musica a programma dei clavicembalisti francesi, paga il proprio omaggio alla cultura musicale italiana, esaltando in modo cifrato nella prefazione Agostino Steffani ed adottando titoli in (buon) italiano per le sonate e i loro singoli movimenti, ciascuna incentrata sulla vicenda d’un personaggio dall’Antico Testamento. In questo caso protagonista è il devoto Ezechia, re di Giuda tra l’VIII e il VII secolo a. C., colto in una varietà di atteggiamenti contrastanti, dalla malinconia alla fiducia, dalla gioia per la salute ristabilita all’inquietudine proiettata dall’ombra persistente della malattia. Pretesti, o quasi, per l’invenzione di movimenti di danza e libere sezioni strumentali, con la mas sima apertura alla proficua suggestione di contenuti extramusicali.
Restiamo in do minore, nella Lipsia di Kuhnau e sotto l’influenza di quest’ultimo con la Partita BWV 826, la seconda della primizia bachiana a stampa primogenita, la Prima parte della Clavier-Übung, pubblicata nel 1731 in onore «denen Liebhabern zur Gemüths-Ergötzung», cioè “degli amanti della musica e per la ricreazione dello spirito”. Moderna, imprevedibile, ripensamento personalissimo dello schema della suite (a partire da quell’Andante che subito segue l’esordio da Ouver ture), la Partita in do minore, comparsa a stampa per la prima volta da sola per la Pasqua 1727, è articolata in sei numeri (meno di tutte le altre cinque sorelle) e si caratterizza per due numeri solum suoi che vengono a coronare la serie regolare e canonica delle prime quattro danze, comune alle Suite inglesi e francesi: il giocoso Rondeaux mozzafiato e soprattutto il Capriccio conclusivo, che si lega all’opera giovanile appena ascoltata e sostituisce la tradizionale Gigue, immancabile nelle altre partite, con un movimento virtuosistico che della Gigue condivide lo spirito capriccioso e volage, probabilmente con l’intento di accrescere l’interesse del pubblico con una novità di sapore moderno. Né senza un probabile omaggio al coetaneo Handel, che fa capolino nella citazione, nell’Allemande, dall’omologa danza dalla Suite HWV 428 dalle Suites de Pièces pour le Clave cin pubblicate a Londra nel 1720.
SEDE
Sala Capitolare del Bergognone
via Conservatorio, 16
MM San Babila, tram 9, 19, bus 54, 61, 94
PROGRAMMA
Johann Sebastian Bach Fantasia e fuga in la minore BWV 904
(1685-1750)
Johann Sebastian Bach Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo, BWV 992
Arioso. Adagio. Ist eine Schmeichelung der Freunde, um denselben von seiner Reise abzuhalten.
(È una lusinga degli amici per trattenerlo dal partire.)
Ist in Vorstellung unterschiedlicher Casuum, die ihm in der Fremde könnten vorfallen.
(È una rappresentazione delle diverse vicende cui potrebbe andare incontro nel paese straniero.)
Adagiosissimo. Ist ein allgemeines Lamento der Freunde.
(È un lamento generale degli amici.)
Allhier kommen die Freunde, weil sie doch sehen, daß es anders nicht sein kann, und nehmen Abschied. (Qui arrivano gli amici, che, rassegnati a non vederlo cambiare idea, prendono congedo da lui.)
Aria di Postiglione. Allegro poco.
Fuga all’ imitatione della cornetta di postiglione.
Johann Kuhnau Suonata Quarta: Hiskia agonizzante e risanato
(1660-1722) Il lamento di Hiskia per la morte annonciatagli e le sue preghiere ardenti.
La di lui confidenza in Iddio.
L’allegrezza del re convalescente – si ricorda del male passato – se ne dimentica.
(da Musicalische Vorstellung einiger biblischer Historien,, Lipsia 1700)
Johann Sebastian Bach Partita in do minore BWV 826
Sinfonia – Allemanda – Corrente – Sarabanda – Rondeaux – Capriccio
(da Clavier-Übung I, op. 1, Lipsia 1731)
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.