Il commento di Luciano: prima giornata di serie A 2022/23

Sport
Bentornati amici sportivi, siate in città o ancora a cullarvi tra le onde piuttosto che in escursioni ad alta quota. Il web vi raggiungerà ovunque per raccontare le nuove avventure del campionato, i successi, le delusioni e le speranze di chi ha masticato per mesi una abbuffata di news, fake e bufale su chi va e chi viene nella propria squadra del cuore. Iniziamo quindi con i primi due anticipi, sabato 14 agosto, che vede impegnate proprio le prime due della classe, Milan Inter, rispettivamente da da S.Siro contro l’Udinese e a Lecce contro la squadra locale neopromossa.
Partita assolutamente scoppiettante nel primo tempo del Meazza, con il vantaggio-lampo di Rodrigo Becao e il ribaltone firmato da Theo Hernandez (rigore dubbio, secondo alcuni) e Rebic. Sul finire della prima frazione ci pensa Masina a rimettere le cose in parità (gran gol in tuffo alla 100a in Serie A), ma al rientro dalla pausa lunga Brahim Diaz brucia Silvestri a due passi dalla porta. Da quel momento in poi, la squadra di Milano prende il controllo del match, chiudendo definitivamente i rubinetti a 20’ dalla fine con la doppietta personale di Rebic. Nel finale Pioli Sottil regalano tanto spazio ai nuovi, con il tanto atteso esordio per Charles De Ketelaere subito pimpante e voglioso di fare.
Milan-Udinese   Gol di Rebic
Arrivano quindi i primi 3 punti per il Milan, che a seguire è raggiunto dall’Inter, impegnata a Lecce e a sua volta vincente al fotofinish, con gol lampo di Lukaku al secondo di gioco, (toh, chi si rivede…) e Dumfries in veste di salvatore della prima. Infatti l’Inter comanda abbastanza agevolmente i primi 20′, poi ha un calo di ritmo e il Lecce rifiata, arrivando addirittura al pareggio ad inizio ripresa con un gol di Cessay. Nerazzurri che accusano il contraccolpo, senza tuttavia soffrire più di tanto la spinta sull’entusiasmo del Lecce che, in un paio di occasioni rischia di passare ancora ma trova la strada sbarrata da Handanovic, attento e decisivo. Ma da metà ripresa il pallino del gioco torna nelle mani dell’Inter, che con un giro di cambi (Mhkitarian, Bastoni, Dzeko, Correa, Dumfries al posto di Chalanoglu, Darmian, Skriniar, Gosens e Brozovic, già ammonito) si rimette in pista e mette in fila una serie di occasioni da gol sulle quali si esalta il portiere leccese Falcone, che si esibisce in almeno 3 interventi miracolosi, evitando gol quasi certi. Ma quando sembrava che il Lecce potesse avercela fatta, ecco spuntare, all’ultimo secondo del quarto minuto di recupero , un colpo di petto di Dumfries che su azione da corner mette il sigillo sulla vittoria degli uomini di Inzaghi, evitando un primo passo falso nei confronti del Milan.
Milanesi a parte, la Lombardia scende in campo con altre due rappresentanti, Atalanta e Monza, a completare il sabato degli anticipi. I neopromossi brianzoli di Berlusconi affrontano il Torino e non riescono ad inaugurare l’avventura in serie A con un successo. Vince un Toro (2-1) in emergenza ma pieno di orgoglio. Le reti, di Miranchuk, autore di un gran gol al 43’ e di Sanabria al 66’. Primi tre punti in classifica per il Toro di Juric, che si conferma allenatore capace. Per il Monza alcuni buoni dati (54% di possesso palla, 4 tiri in porta ma anche tanto lavoro da fare. Inutile la rete di Dany Mota Carvalho a tempo praticamente scaduto.
L’Atalanta invece espugna il campo della Samp con un secco 2-0, un risultato che, probabilmente, non rispetta con esattezza l’andamento della partita, aperta dal gol annullato a Caputo per una decisione molto contestata dopo una sbracciata reciproca tra Léris Mæhle in fase di assist. Decidono le reti di Toloi, sottoporta al 26′, e del neoacquisto Lookman a match ormai concluso e in contropiede, dopo il pari più volte sfiorato dalla band di Giampaolo.
La Lazio rimonta e vince  (2-1) contro il Bologna di Mihailovic,  La formazione di Sarri inizia nel migliore dei modi la stagione. Nel tabellino finiscono  Arnautovic (rigore), Immobile De Silvestri, ex della sfida, con una sfortunata autorete. Superato il blackout causato dalla stupida espulsione del portiere Maximiano (dopo 6′), i laziali rimontano trascinati da un Lazzari in versione nazionale; per i rossoblù, invece, svanisce a dieci minuti dalla fine l’occasione di partire con qualche punto pesante in trasferta. I felsinei giocano molto bene soprattutto i primi 25 minuti poi, complice l’espulsione di Soumaoro che riporta il match in parità numerica, si eclissano e vengono sommersi dalla marea biancoceleste, in particolar modo nella ripresa.
Fiorentina-Cremonese 3-2. Nonostante una prova gagliarda della Cremonese, al ritorno in A dopo 26 anni di assenza e per giunta in 10 uomini per l’espulsione di Escalante al 43′, l’ex portiere dell’Inter rovina tutto con un’uscita (una delle tante) a farfalle sul traversone di Mandragora al 95′. Questo dopo le reti di BonaventuraOkerekeJovic (alla prima in maglia viola) e Buonaiuto (gol olimpico il suo). Al “Franchi” finisce 3-2 al termine di una partita strana, non perfettamente interpretata dai padroni di casa, evidentemente con la testa già proiettata al preliminare di Conference League contro il Twente.
La Roma di Mourinho si identifica nella prima con Cristante, che con un diagonale mancino al veleno regala alla Roma i primi tre punti all’esordio in campionato. Espugnato l’Arechi, proprio come un anno fa ma stavolta per 1-0, e orizzonte più che mai roseo per Mou e la sua banda. Un successo meritato, perché i giallorossi costruiscono parecchio, specialmente nel primo tempo, ma hanno il torto di non concretizzare a dovere. Specialmente con Zaniolo, che si divora qualche gol di troppo. Mentre Dybala colpisce un palo clamoroso. E così la Salernitana, pur senza creare nulla di particolarmente eclatante nell’area di Rui Patricio, rimane in partita fino all’ultimo minuto sognando concretamente di portare a casa almeno un pareggio. Ma i tre punti vanno alla Roma , e se il buongiorno si vede dal mattino, c’è di che essere ottimisti.
Lo Spezia non aveva mai vinto all’esordio in serie A. Ci riesce stavolta a spese dell’Empoli, sotto la nuova guida tecnica di Luca Gotti, grazie alla rete (al 36’) di M’Bala Nzola, abile nello scatto su geniale assist di Simone Bastoni e nel bucare tra le gambe Vicario. L’Empoli gioca una buona partita, ma l’assalto finale non va a buon fine; pur non avendo ancora avuto il tempo materiale affinché i suoi nuovi giocatori ne possano assimilare i concetti calcistici,  Zanetti può ritenersi soddisfatto, al netto del risultato. Nell’attacco empolese brilla sicuramente Mattia Destro, il quale ingaggia un bel duello con Dragowski ed è sfortunato in più di un’occasione. All’esordio con la maglia dello Spezia, schierato anche un po’ a sorpresa titolare, l’estremo difensore sigilla invece la sua porta e mantiene il risultato con ottimi interventi. Primi 3 punti per lo Spezia, che chiude così una striscia di quattro k.o. interni consecutivi della scorsa stagione.
E’ tutto (o quasi) per questo inizio di campionato, lunedì infatti si chiude la serie in programma con gli incontri tra Verona e Napoli (18.30) e Juventus e Sassuolo (20.45) , il cui commento sarà sull’edizione di martedì 16 Agosto. Arrivederci!

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