Il deputato Alessandro Cattaneo, candidato per la Camera nel plurinominale nel collegio di Milano e all’uninominale di Pavia, città di cui è stato sindaco, ha rilasciato un’intervista a Il Giornale difendendo le scelte nelle candidature operate da Berlusconi. Scelte che ai militanti milanesi che hanno presenziato a migliaia di gazebo per 25 anni seguendo un leader instancabile sono risultate indigeste. Dopo le polemiche, Cattaneo chiarisce «Abbiamo uno spazio politico importante. E poi siamo noi gli inventori del centrodestra. Chi si sente alternativo alla sinistra sa che Fi è sinonimo di governabilità e responsabilità. Cinque anni fa si diceva che uno vale uno, mentre oggi la parola d’ordine è tornata a essere credibilità per dare il Paese in mano a chi sa tenere il timone nella tempesta. Noi più di tutti ci candidiamo a svolgere questo ruolo nella coalizione…”
E in riferimento al travaso di iscritti in Azione “Stanno perdendo credibilità. Calenda aveva una rotta coerente che gli era riconosciuta, poi lo abbiamo visto in un balletto inverosimile. Se ti comporti così quando devi dimostrare di essere affidabile, chissà cosa combinerai se mai avessi responsabilità di governo. E poi c’è una cosa che è bene che tutti sappiano. Dal punto di vista politico rappresentano un’area di centrosinistra un po’ travestita da centrodestra. Calenda è stato eletto col Pd in Europa e non c’è un Comune sopra i 15mila abitanti dove Azione non è schierata con loro. Chi li sceglie sta votando per il centrosinistra».
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano