Francesco ha nominato cardinale il vescovo di Como, Oscar Cantoni, e non il metropolita di Milano: “Forse ha pensato che ho già tanto da fare”
“Forse vi ricordate quell’espressione altissima di una sapienza antica che diceva che tre sono le cose che neanche il Padreterno sa” e una “è che cosa pensino i gesuiti“. L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, lo ha detto ieri durante il pontificale per Sant’Abbondio, patrono di Como, città il cui il vescovo Oscar Cantoni è da poco stato nominato cardinale, a differenza dello stesso Delpini ancora arcivescovo, come mostra il video di EspansioneTv, emittente comasca.
“Ci sono state delle persone un po’ sfacciate che si sono domandate perché il Papa non abbia scelto il metropolita per fare il cardinale e abbia scelto invece il vescovo di Como”, ha premesso Delpini prima della stoccata al Papa che è gesuita. “In questa scelta mi pare si riveli chiaramente la sapienza del Santo Padre. Perché ha scelto il vescovo di Como per essere un suo particolare consigliere? Io ho trovato almeno tre ragioni. La prima – ha elencato – è che il Papa deve aver pensato che l’arcivescovo di Milano ha già tanto da fare, è sovraccarico di lavoro, e quindi ha detto: ‘bisogna che lavori un pò anche il vescovo di Como e quindi ha pensato di dare un pò di lavoro anche a te’. La seconda ragione è che probabilmente il Papa ha pensato: quei ‘bauscia’ di Milano non sanno neanche dov’è Roma, quindi è meglio che non li coinvolga troppo nel governo della Chiesa universale. E forse c’è anche un terzo motivo. Se mi ricordo bene, il papa è tifoso del River (in realtà Francesco è super tifoso del San Lorenzo, ndr), che non ha mai vinto niente, e forse ha pensato che quelli di Como potrebbero essere un pò in sintonia perché si sa che lo scudetto è a Milano”. (Il Giorno)
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