Lavoro, patto tra Coldiretti e Provveditorato per inserire i giovani nelle aziende agricole

Lombardia

Apprendistato duale, a Monza la firma dell’intesa con tutti i settori economici

“Grazie a questo accordo, per i giovani degli istituti tecnici e professionali del territorio sarà più facile entrare nelle aziende agricole per imparare il lavoro sul campo, senza rinunciare però a conseguire il titolo di studio. Fin da quando l’Ufficio Scolastico Territoriale di Monza e della Brianza ci ha invitato ad essere partner del progetto, abbiamo aderito da subito con entusiasmo perché crediamo che l’apprendistato duale possa rappresentare uno strumento utile a favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e per accompagnare l’ingresso di nuove professionalità nelle nostre imprese”. Umberto Bertolasi, direttore della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, commenta così la firma oggi negli uffici dell’UST di Monza dell’accordo di partnership per la promozione dell’apprendistato duale.

L’intesa – precisa la Coldiretti interprovinciale – oltre che dal Provveditorato e dalla Federazione Coldiretti, è stato sottoscritto anche da Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza, Confimi Apindustria, CNA, Adecco, Ali, Brianza Solidale e Formaper, l’azienda speciale della Camera di Commercio metropolitana per la formazione. I percorsi di apprendistato duale – spiega la Coldiretti -, che hanno una durata da uno a 4 anni in base al percorso formativo e alla classe frequentata dall’apprendista, mirano a consentire ai giovani, mentre sono inseriti nel percorso di istruzione e formazione, di conseguire competenze spendibili sul mercato del lavoro, facilitando così le opportunità di occupazione al termine del percorso di studio.

Nello specifico i partner, ognuno nel proprio settore economico di competenza, si impegnano  a promuovere l’apprendistato duale presso la propria base associativa – chiarisce la Coldiretti – anche attraverso l’organizzazione di incontri sul territorio per informare su finalità e processi di inserimento dei ragazzi nelle aziende, oltre che sui contributi economici messi a disposizione delle imprese che, attraverso il riconoscimento di specifici “tutor aziendali”, dovranno trasmettere competenze professionali agli studenti. “Ringraziamo l’Ufficio Scolastico – conclude il direttore della Coldiretti interprovinciale Bertolasi – per aver coordinato un progetto che rappresenta una sfida importante per il sostegno ai futuri tecnici e professionisti e un’opportunità di crescita e di ricambio generazionale per le imprese che, nel nostro caso, sono quelle della filiera agroalimentare”.

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