Dopo le piste senza protezione, ecco quella contraria al senso di marcia, da realizzare in via Silla. Via Lucio Cornelio Silla attraversa tutto il quartiere Figino. E persino qui, estrema periferia di Milano al confine con Settimo Milanese, sta per abbattersi la follia ambientalista della giunta finto green. C’è un’ordinanza della direzione mobilità, e nello specifico dell’unita pianificazione attuativa e ciclabilità, col logo del Comune di Milano, il cui oggetto è molto chiaro: «Realizzazione di una corsia
Ciclabile in senso contrario al senso di marcia». Dopo le piste senza protezioni di viale Monza e corso Buenos Aires, teatri di incidenti anche molto gravi e causa di cali di fatturato non indifferenti tra i commercianti, e dopo altri numerosi obbrobri, su tutti il tracciato di via Saint Bon che ha finito per congestionare il traffico e togliere parcheggi
al Centro Diagnostico Italiano, arriva pure la ciclabile contromano. L’amministrazione non ha dubbi e lo dice chiaro e tondo: tra le sue priorità c’è la volontà «di contribuire al risanamento delle condizioni ecologiche causate dall’inquinamento atmosferico e acustico, favorendo l’uso dei velocipedi e agendo sulla domanda di mobilità e sull’offerta di valide alternative», in modo da permettere ai cittadini «di adottare comportamenti funzionali a una mobilità rispondente alle esigenze di spostamento, favorendone l’interscambio modale». bici, per la sinistra amante delle ztl, è la panacea di tutti i mali.
Fosse così semplice sconfiggere le polveri sottili… L’amministrazione, però, non ha dubbi. «E’ necessario ampliare la rete di percorsi protetti e dedicati, dando a essa continuità, qualità e comfort, come precisato nel Piano Generale del Traffico Urbano». E’ proprio per questa la nuova pista ciclabile di via Silla «ha come obiettivo quello di rendere sempre più agevole e diffuso l’uso della bicicletta, favorendo collegamenti maggiormente funzionali alla mobilità ciclistica, nell’ambito oggetto d’intervento». La nuova creatura, è il pensiero del Comune, contribuirà a realizzare il collegamento tra Settimo Milanese e Milano, «coerentemente alle previsioni del Biciplan di Citta Metropolitana». Anche in via
Fedro e via Aicardo, nella zona di viale Tibaldi, il Comune ha in programma di realizzare una nuova ciclabile «funzionale a garantire l’accessibilità da parte dei ciclisti» alla nuova fermata del passante ferroviario che Rfi sta realizzando. L’obiettivo, nemmeno a dido, e quello di «rendere sempre pili agevole e diffuso l’uso della bicicletta, favorendo collegamenti maggiormente funzionali alla mobilità ciclistica, nell’ambito oggetto d’intervento», Anche in via Palach, dove Lambro e Naviglio Pavese si incontrano, l’amministrazione ha deciso di istituire un nuovo percorso (bi-direzionale) per le due ruote senza motore sia «per incentivare la mobilità sostenibile tra centro e periferia della città e dell’area metropolitana» sia per «consentire la fruizione dei valori paesaggistici presenti lungo il Naviglio». Viaggiare in sella una bici, qualunque siano le condizioni, non è importante ma è l’unica cosa che conta per gli ultras dell’ambientalismo. (Fonte Libero)
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