La notizia va senz’altro diffusa, lasciando a chi legge ogni riflessione
Un esposto alla Corte dei Conti e una lettera – firmata da 70 associazioni – per chiedere “scelte politiche coraggiose che garantiscano una vera mobilità sostenibile”. Associazioni, comitati e cittadini si muovono su diversi piani per chiedere nuovamente al Comune di Milano di “non sostenere il ‘Milano Monza Motor Show’ nel 2023, come già avvenuto per le edizioni 2021 e 2022, e di agire con coerenza e coraggio nella realizzazione della visione di una città con meno auto e più spazio per le persone”.
Le quattro associazioni ‘Cittadini per l’Aria’, ‘Sai che puoi?’, ‘Fiab Milano Ciclobby’ e ‘Genitori Antismog’ hanno consegnato alla Corte dei Conti un esposto in cui “si evidenzia come il ‘Milano Monza Motor Show’, tenutosi nel 2021 e 2022 – sotto le mentite spoglie della sostenibilità – abbia in verità come unico scopo la promozione della vendita di auto: con centinaia di macchine esposte negli spazi pedonali della città con enormi QR code da cui poter acquistare direttamente veicoli con un costo medio superiore ai 50mila euro”.
“Il Comune – proseguono le associazioni -, anche nel 2022 su proposta dell’assessora Riva, ha accordato al comitato organizzatore uno sconto del’80% sulla tassa di occupazione suolo pubblico, motivandola nella delibera di giunta scrivendo che “La manifestazione nasce […] per incentivare una mobilità sostenibile, facendo conoscere, in anteprima, le novità utili ad affrontare le problematiche ambientali in città”, una finalità evidentemente ingannevole. Secondo le informazioni ottenute dalle associazioni e i calcoli svolti, infatti, mentre il Comune ha incassato soli 101.000 euro di occupazione suolo pubblico, il comitato organizzatore ha verosimilmente incassato tra 1 e 3 milioni di euro dalle case automobilistiche, per questo è stato chiesto alla Corte dei Conti di acquisire i bilanci della manifestazione”.
“Anche alla luce dei più recenti studi scientifici quanto alla correlazione tra inquinamento dell’aria e tumori, è ancora più evidente che Milano può prendersi cura dei propri cittadini solo garantendo ad essi una buona qualità dell’aria: questo” – dichiara Anna Gerometta, presidente di ‘Cittadini per l’Aria Onlus’ – può avvenire solo restituendo alle persone spazi pubblici da vivere e per spostarsi senza inquinare in sicurezza, prevedendo contributi e incentivi per gli abbonamenti al trasporto pubblico anche per coloro che non utilizzano i mezzi tutti i giorni, premiando chi non usa l’auto privata e aumentando il verde e la cura dei nostri parchi”.
Su iniziativa delle quattro associazioni firmatarie dell’esposto nei giorni scorsi è stata inviata al Comune una lettera aperta sottoscritta al momento da oltre 70 associazioni, da oltre 160 cittadini, fra cui diverse personalità milanesi. Nella lettera aperta al Sindaco vengono avanzate alcune richieste: Milano città 30 km/h: portando in tutta la città il limite di 30km/h – con le dovute modifiche strutturali e un adeguato sistema di controlli – per aumentare la sicurezza degli utenti deboli riducendo anche emissioni e traffico; Milano città ciclabile: estendendo e diffondendo le condizioni di ciclabilità sicura a tutte le strade della città, anche con il senso unico eccetto bici, con adeguate rastrelliere e velostazioni; Milano città per i bambini: introducendo strade scolastiche (pedonali) davanti a tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, perché il futuro della città parte dai bambini e dalle bambine; Milano città per le persone: riducendo le aree di sosta delle auto e eliminando tutta la sosta abusiva di auto e moto su strada, sui marciapiedi, sulle radici degli alberi, superando per sempre la politica di tolleranza in uso; Milano città per lo spazio ai mezzi pubblici: introducendo la preferenziazione a tappe forzate dei percorsi dei mezzi pubblici: perchè il TPL sarà davvero attrattivo per tutti solo quando sarà più veloce dell’auto privata.
Viene, inoltre, chiesto di reintrodurre entro la fine dell’anno le “Domeniche a spasso”, giornate intere anche in occasioni di grandi eventi dove la città diventava tutta pedonale e che dal 2016 non vengono più proposte dal Comune.
“L’esposto alla Corte dei Conti è stato un atto dovuto dopo aver scoperto il profitto che lo ‘sconto’ accordato dal Comune ha verosimilmente consentito agli organizzatori del MiMo, una manifestazione ormai fuori dal tempo. È invece straordinario – dichiara Paola Bonini di ‘Sai che puoi?’ – che in pochi giorni già più di 70 associazioni e centinaia di cittadini si siano unite nell’esprimere con forza al Comune un’idea di città diversa, delle persone e per le persone, dove gli eventi simbolici che il pubblico sostiene non siano più i Motorshow, ma le “Domeniche a spasso”. Abbiamo fiducia che il Sindaco e la sua Giunta accolgano le nostre richieste, magari proprio in occasione della settimana europea della mobilità in partenza il 16 settembre”.
“Aderiamo alla lettera aperta ‘La città delle persone’ che i Cittadini per l’Aria Onlus, il Comitato Colibrì – Sai che puoi? Fiab Milano Ciclobby Onlus e Genitori Antismog ETS hanno rivolto al Sindaco e alla Giunta per chiedere coerenza rispetto agli impegni presi sul tema della mobilità sostenibile.”
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Ma possibile che il restante 95% dei milanesi resti zitto a sopportare le farneticazioni radical green di questi dementi? Possibile?
”per aumentare la sicurezza degli utenti deboli” Cioè prima creano l’utente debole -di mente- del monopattino, poi lo vogliono proteggere dalle cattive automobili…
”perchè il TPL sarà davvero attrattivo per tutti solo quando sarà più veloce dell’auto privata.”
Questi maledetti ci vogliono costringere ad usare i mezzi pubblici anche quando sono scomodi, lenti, insicuri, rari o inesistenti. Ma ci vadano loro sull’autobus quando piove a dirotto, quando ci sono 35 gradi, quando fai fatica a camminare, quando devi fare tre cose tutte insieme che sono con l’auto riesci a combinare.