La storica tranvia Milano-Limbiate che collega per circa 11 km Mombello di Limbiate al capolinea M3 Comasina di Milano,sta ormai facendo il conto alla rovescia, fra 12 giorni infatti verrà chiusa con grande preoccupazione sia dei pendolari che dei sindaci della tratta del territorio.
Venerdì 30 settembre sarà l’ultimo giorno di esercizio per il “Frecciarancio”, ma tutti sperano che in questi pochi giorni si possa trovare il modo di salvarlo. La tramvia sarà sostituta dai bus di linea, in attesa della totale riqualificazione.
Come riferisce Il Giorno la data è stata fissata dalla commissione della sicurezza dei trasporti del Ministero (Ansfisa), a causa “delle condizioni di degrado di diversi settori della linea: proprio per queste condizioni, dalla metà dello scorso agosto i “Frecciarancio” percorrono numerosi tratti a una velocità di 5 km/h, con tempi di percorrenza da capolinea a capolinea passati dai “classici” 35 minuti agli attuali 55 minuti, se non di più. In poche parole, si rischia di passare dal ferro alla gomma, dicendo addio a un pezzo della storia del trasporto pubblico dalla metropoli alla Bassa Brianza.
Quindi, “non c’è proprio tempo da perdere” sottolineano gli oltre 2.500 utenti giornalieri, che chiedono a gran voce sui gruppi di Facebook il proseguimento dell’importante servizio su rotaia anche dopo il 30 settembre.
Del futuro della storica tranvia si discuterà dalle 18 di oggi pomeriggio al presidio organizzato dal consigliere regionale della Lega Andrea Monti al Capolinea M3 Comasina. I pendolari e i sindaci delle città della tratta da Cormano a Limbiate chiedono soprattutto di riaprire con urgenza un tavolo tecnico con il Comune di Milano per salvare la “Milano-Limbiate”, garantendo le condizioni di sicurezza necessarie, come avvenne nel 2012 e nel 2017, quando ci furono interventi di manutenzione urgente della linea.
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