“Il Comune di Milano ieri ha reso noto che il bici-plan del Comune finalmente prevede il progetto di una lunga pista ciclabile da piazzale Stuparich a piazzale Maciachini, di cui è prevista la realizzazione nell’anno 2023. Si tratta, dunque, anche della agognata ciclabile sul ponte della Ghisolfa, chiesta da tanto tempo da tanti cittadini ciclisti e da decine di organizzazioni ambientaliste”. Così il comitato ‘Non vediamo l’ora’ in un comunicato. “Non è una ciclabile come tante altre, in primo luogo perché è stato uno dei progetti vincitori del bilancio partecipativo 2017-2018 promosso dal Comune stesso e, fino ad ora, per quattro lunghissimi anni, l’Amministrazione non ha mai confermato la sua realizzazione, né tanto meno le tempistiche previste. In più, il passaggio del cavalcavia Bacula è obbligatorio per spostarsi a piedi o in bicicletta da Maciachini a Mac Mahon, tanto che a maggio scorso gli attivisti hanno organizzato una giornata di monitoraggio civico contando ben 1600 biciclette, 700 pedoni e 300 monopattini. Come atto di provocazione contro l’immobilità del Comune di Milano sul tema della mobilità sostenibile nell’agosto del 2021 sul ponte della Ghisolfa è comparsa una prima ‘ciclabile popolare’ ed è stata stata prontamente cancellata dall’Amministrazione. Per la seconda volta, anche nel luglio scorso è stata realizzata una pista ciclabile ‘clandestina’, che è stata accolta con parole molto dure dall’assessora Censi che l’ha definita una “bravata abusiva che mette in pericolo gli automobilisti”.
Ora l’inserimento della pista ciclabile nel programma delle opere 2023, fa ben sperare gli attivisti e le attiviste che si sono mobilitati in questi mesi”, si legge nel comunicato. “Nell’attesa di conoscere i dettagli delle modalità di realizzazione della pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa – dichiarano Silvia Di Stefano e Tommaso Goisis di ‘Non vediamo l’ora’, il comitato di cittadine e cittadini che chiedono la pista ciclabile che unisce la Bovisa con il quartiere Cagnola – valutiamo questa notizia come il primo segnale di un cambio di passo da parte dell’Amministrazione sui temi della mobilità sostenibile, auspicato da migliaia di cittadini e cittadine che in pochissimi giorni hanno sottoscritto la lettera aperta “Città delle persone” per chiedere al Sindaco Sala di prendere decisioni coraggiose in tema di mobilità, quali, oltre alla realizzazione delle piste ciclabili, laddove mancanti, anche l’introduzione del limite di 30km/h in tutta la città, come già fatto da Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Madrid, Parigi e tante altre città europee. Oltre ai noti benefici ambientali, i dati ci dicono che riducendo la velocità da 50 km/h a 30, si riduce di cinque volte il rischio di mortalità in caso di incidenti tra automobilisti e pedoni/ciclisti. Per questo saremo in piazza Lugano giovedì 29 settembre”. Non vediamo l’ora insieme a “Sai che puoi?” e a tante altre organizzazioni e cittadini – dà appuntamento a giovedì prossimo, 29 settembre, alle ore 18.30 in piazzale Lugano per la terza manifestazione, dopo la prima edizione di aprile e la seconda di giugno.
“Sarà l’occasione per ribadire – concludono i promotori – che il comitato non vede l’ora di una ciclabile sul Ponte della Ghisolfa e di un’intera città a 30 km all’ora”.
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