Sono una milanese sentimentale, legata ancora alle vecchie tradizioni. Fin da ragazza ho sempre avuto una grande passione per la mia città. La descrivevo nei miei temi a scuola. La descrivevo nei miei primi racconti. Mi piaceva far risaltare i piccoli dettagli che mi colpivano. Le case vecchie di ringhiera, le strade lastricate col pavé. Una pianta di glicine che ricopriva una casa. Milano, a metà degli anni ’60, era ancora una città misteriosa, affascinante. Quando si usciva alla sera con gli amici, ogni tanto cercavamo qualche Trattoria fuori mano, da spendere poco. Dove sui tavoli c’erano le tovaglie a quadretti bianchi e rossi. A volte non c’erano nemmeno le tovaglie. Solo legno lucido, con delle incisioni fatte col temperino. Una data, due nomi. L’Oste ti portava un cesto col pane, i bicchieri di vetro grossolano, una bottiglia da mezzo litro di vino sfuso. La matita sopra l’orecchio un blocchetto in mano ed attendeva la tua ordinazione. Non aveva un lungo ed elegante menù da farti leggere. In milanese ti diceva: “El risott giald cunt l’oss buss, la cutuleta cui patatin o la cassoeula?”. Questi erano i piatti tipici che a noi milanesi piacevano tanto. L’atmosfera in quelle Osterie modeste mi colpiva moltissimo. Verso la fine della cena a volte capitava qualcuno che suonava la chitarra o la fisarmonica e tutti in coro cantavamo le nostre belle canzoni milanesi.
Ora i Ristoranti sono aumentati in modo incredibile. Trovi piatti tipici di tutto il mondo. Dal Sushi, al messicano, al tahilandese…la popolazione della nostra Milano è diventata internazionale . Però ci sono ancora in periferia Trattorie tipiche che hanno mantenuto la cucina milanese, anche se alcune si sono adeguate a un menù più vario, perchè i “milanesi veri” sono diminuiti. I giovani fanno scelte alternative. Oggi andare al Ristorante sui Navigli è il massimo dell’eleganza. Una volta le Osterie in quella zona erano frequentate da milanesi che cercavano di trascorrere una serata in un ambiente tipico e alla buona. Una sera di qualche anno fa sono stata con amici in una di queste Osterie. Ho ritrovato i vecchi sapori della nostra cucina milanese. L’ambiente logicamente era un po’ modernizzato, però l’atmosfera l’abbiamo creata noi coi nostri ricordi, con le nostre esclamazioni ed i nostri brindisi davanti a un buon piatto di Cassoeula!
Rosanna Bandirali
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