“Le misure ancora più stringenti per gli accessi in Area B di Milano che saranno attive dal 1°ottobre prossimo, certo dal mio punto di vista di cittadino ancor prima che di operatore Taxi, lasciano comunque perplessi. E sottolineo che fortunatamente noi potremo circolare nonostante inizialmente neanche eravamo stati considerati per eventuali esenzioni durante l’orario lavorativo. Per quanto a Milano il parco auto dei Taxi circolanti credo sia almeno per il 90% fatto da auto ibride”. Lo afferma Emilio Boccalini vicepresidente di Taxiblu 02.4040, il più grande Radiotaxi della città.
“Detto questo – aggiunge – penso a tante categorie di lavoratori e famiglie tagliate fuori praticamente dalla città che dovranno lasciare l’auto in garage, cambiarla o provare ad installare le centraline di monitoraggio regionale per le quali più di qualcuno mi ha detto che i tempi d’ attesa per l’installazione non sono proprio immediati. Potremmo anche far finta di niente al riguardo certo, ma è il principio che viene portato avanti in questa città dove seppur con nobili intenti e cause come può essere la riduzione degli inquinanti, vengono attuate misure demagogiche dove chi ci rimette poi sono i cittadini. Credo che chi utilizzi un’auto per entrare in città per lavoro è perché spesso non ha altre alternative. Non siamo a New York dove h24 o quasi girano metropolitane o mezzi di trasporto. Superata una certa ora chi deve rientrare a casa o comunque deve girare per lavoro lo fa con un mezzo proprio, che generalmente non è l’ultimo modello di auto elettrica o la bicicletta col cestino di vimini e il mazzo di fiori dentro come qualcuno forse si immagina siano tutti i milanesi. Nessuno nega che si debba ambire ad una città più verde ma non si possono neanche mettere in difficoltà, in un periodo già complicato di suo, migliaia di famiglie e lavoratori”.
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