Il sindaco “Ghe pensi mi” che è stato eletto dai milanesi, che è anche sindaco della Città Metropolitana per una legge fallimentare che ha esteso il suo potere, ma sicuramente non sa vedere e proteggere i diritti dei lavoratori. Nel suo programma di sviluppo di Milano non rientrano le connessioni lavorative tra i Comuni e la città. E, dopo aver constatato il suo assolutismo ideologico e l’avidità di fare cassa di un novello Napoleone, il Centrodestra Metropolitano alza la voce e si ribella.
Nonostante le richieste di un rinvio da parte dell’opposizione a Palazzo Marino e della Regione Lombardia, il Comune di Milano tira dritto sulle regole per l’ingresso in Area B e Area C. Le nuove restrizioni per i veicoli più inquinanti entreranno in vigore formalmente da sabato 1° ottobre, ma in concreto scatteranno a partire da lunedì 3 ottobre visto che nel fine settimana è possibile circolare liberamente.
“Nel corso dell’odierno Consiglio Metropolitano il sindaco Sala ha spiegato di essere stato votato dai propri cittadini di Milano città per iniziative come Area B, dimenticandosi che oltre a coloro che vivono nel Comune di Milano il sindaco metropolitano dovrebbe rappresentare anche tutti coloro che vivono anche in Provincia. Così facendo ha messo in difficoltà gli stessi consiglieri di maggioranza, costretti così a negare persino la discussione su un argomento tanto sensibile. I consiglieri di centrodestra preso quindi atto che Palazzo Isimbardi non è più rappresentativo dell’area metropolitana milanese, ma solo dei cittadini residenti nel capoluogo, ha deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta”. Lo comunicano in una nota i consiglieri di opposizione che ieri hanno presentato una mozione per impegnare il sindaco Sala a sospendere l’entrata in vigore di Area B, misura che inibisce l’accesso in città ai veicoli benzina fino a euro 2 e diesel fino euro 5′.
Per Samuele Piscina, capogruppo della Lega a Palazzo Isimbardi, “a subire le politiche di Sala sono sia i cittadini dell’hinterland che i milanesi stessi, poiché non tutti possono permettersi la sostituzione dell’automobile cambiata pochi anni prima. A fronte di una politica scellerata, contraria a ogni logica soprattutto in questo difficile momento economico, le giunte di sinistra degli ultimi 12 anni hanno aumentato i ticket e gli abbonamenti dei mezzi pubblici a fronte di nessuna nuova progettazione di ulteriori tratte metropolitane. Non è cosí che si fa una seria campagna per promuovere l’utilizzo di mezzi alternativi”. “Oggi si è palesata la necessità di tornare a votare il sindaco metropolitano con suffragio universale. – dichiara Pino Pozzoli, capogruppo Fdi – Un sindaco che risponde solo ai milanesi ignorando le istanze e gli appelli che arrivano dall’hinterland, non può rappresentare l’area vasta della provincia. Rincorre politiche ‘gretine’ che non hanno effetto sull’inquinamento, ma peggiorano solamente la qualità della vita dei cittadini che vivono intorno al capoluogo.
Per Vera Cocucci, capogruppo di Forza Italia, “in provincia non abbiamo i mezzi di trasporto pubblico che hanno in città, ci sono orari di “morta” in cui non passa nemmeno un autobus o un treno a volte per ore e i capolinea delle linee metropolitane o i principali accessi al sistema di trasporto cittadino sono all’interno dei confini comunali. Confini che dovrebbero essere membrane permeabili e che invece con provvedimenti come questo rischiano di diventare muri che separano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Ben venga la tutela dell’ambiente ma solo con un vero sistema di trasporto pubblico integrato ed efficiente tra città e provincia come in tutte le metropoli europee! Diventiamo una vera Grande Milano anziché chiudere la piccola Milano”.
Per ricordare
Area B è una zona a traffico limitato controllata da 188 telecamere, con divieto di accesso e circolazione dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 (festivi esclusi). I divieti di circolazione in vigore dal 1° ottobre riguardano le auto Euro 2 a benzina, Euro 4 diesel senza Fap, Euro 3 e 4 diesel con Fap di serie, Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con Fap after-market installato entro il 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4, Euro 4 diesel, compresi i bi-fuel, e gli Euro 5 diesel.
Per quanto riguarda Area C il 1° ottobre è prevista l’entrata in vigore delle limitazioni di accesso per i veicoli trasporto persone Euro 2 benzina, Euro 3 e 4 diesel con Fap di serie, Euro 0, 1, 2, 3 e 4 diesel con Fap after-market installato entro il dicembre 2018 e con classe di adeguamento (riportata sulla carta di circolazione) per la massa di particolato pari almeno ad Euro 4 e gli Euro 5 diesel. Il divieto di accesso e circolazione è previsto dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 (festivi esclusi).