Ancora ascensori che si bloccano nelle case MM: cosa intende fare Sala?

Milano

Nella giornata di mercoledì si è, di nuovo, corteggiata la tragedia, in via Rizzoli 77 l’ascensore si è fermato di nuovo, bloccando dentro madre, con gravi problemi motori, e figlio. Questa la vicenda narrata dalla viva voce del figlio:

“Ieri sera verso le 19.30 , io e mia madre, siamo rimasti bloccati in ascensore.
Nel giro di una settimana è accaduto 3 volte.
Abbiamo dovuto chiamare i pompieri perché il tecnico al telefono mi ha risposto che era a Bonola, e non aveva “l’elicottero“ per venire da noi .
Alle mie rimostranze mi ha ribadito che la società DelVecchio ha tempo un’ora per accorrere in nostro soccorso.
Mi chiedo ma un’azienda ha solo un operaio che può intervenire in zona Milano est ?
Ad ogni modo questa situazione è insostenibile ho intenzione di denunciare questa assurda gestione da parte di MM, non è presente in queste pericolose situazioni.
Come mai dopo anni hanno cambiato ascensoristi ? Dalla Padana a Del Vecchio ? Ogni uscita di un operaio costa e se le sommiamo magari conviene sostituire l’ascensore o l’impianto elettrico.
Non essendo il mio lavoro non posso dire oltre, ma è scandaloso che gli operai ci rispondono di chiamare i pompieri, perché sono dall’altra parte della città! L’ascensorista si è presentato 20 ore dopo, dando per scontato l’arrivo dei pompieri.”

Questo lo stato dell’arte nelle case popolari, senza che se ne veda una via d’uscita a breve. È davvero incomprensibile come si possa tollerare una situazione del genere nella locomotiva economica d’Italia. Eppure pare che vada bene a tutti che le cose restino così. A Milano ci si preoccupa dell’ambiente, dei diritti affettivi di ogni minoranza immaginabile, dei diritti dei migranti e non importa nulla a nessuno se una signora, che potrebbe essere nostra madre, urla fino a perdere la voce per farsi liberare da una prigione su fune, nota ai più come “ascensore”. Virgolette d’obbligo, visto che col cavolo che ascende.

A questa denuncia gli inquilini non affidano alcuna speranza: Sala, per scelta unicamente propria, ha deciso di non essere il loro sindaco. Quindi è improbabile che per loro muova un dito. Si spera sempre in un miracolo. Ma Milano ha deciso di abbandonarli al loro (triste) destino, per aver esaurito la propria solidarietà per gli orsi, polari o di altro genere. Si spera, in ogni caso, che prima o poi qualcosa succeda. Prima che il corteggiamento della tragedia vada a buon fine.

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