La cascina è stata ottenuta in concessione dal Comune di Milano dall’Impresa Sociale Cascina Monluè che con il progetto “La corte del bene comune” intende valorizzare e dare continuità ad iniziative volte all’integrazione di cittadini e cittadine in condizioni di fragilità o a rischio di emarginazione sociale.
Il progetto architettonico
Il progetto architettonico, realizzato da Principioattivo Architecture Group, prevede la riqualificazione paesaggistica e funzionale di tutto il nucleo, in equilibrio con l’ambiente circostante e con caratteri tipici delle cascine lombarde; In coerenza con la finalità del recupero, con il progetto mira a favorire uno sguardo attento e inclusivo ruotando attorno a due elementi centrali: la comunità e la stratificazione, nel più ampio senso del termine, in cui elementi preesistenti si pongono in relazione con i nuovi, realizzati in un linguaggio architettonico contemporaneo.
Il progetto di recupero
Cascina Monluè è un edificio vincolato come bene storico, sono previsti pertanto, interventi di restauro e il recupero di una pittura murale risalente a fine Settecento inizio Ottocento per il quale è stato stipulato un protocollo di intervento con la Soprintendenza. Verranno realizzati anche interventi di adeguamento sismico, consolidamento strutturale, riqualificazione energetica e rifunzionalizzazione degli spazi.
L’importante progetto di restauro di Cascina Monluè interesserà 5 edifici per una superficie totale di 2.750 mq e con un investimento complessivo di circa 7 milioni di euro. Nonostante la mole dell’intervento, le tempistiche di realizzazione sono stringenti, solo 30 mesi, inoltre l’esecuzione delle opere previste dal progetto integrando delicati interventi di restauro con importanti opere di demolizione e ricostruzione rende il progetto di recupero una sfida importante, a cui si aggiunge la responsabilità di agire su un edificio vincolato dalla Soprintendenza e patrimonio storico della città.
Per far fronte a questa challenge, tutte le lavorazioni: demolizioni, ricostruzioni, restauri conservativi, interni e finiture, ma anche scavi e nuovi impianti termico, elettrico e idrosanitario saranno effettuate in sicurezza e nel rispetto del bene.
Ad esempio, per gli interventi in copertura è allo studio la realizzazione di una sovrastruttura che permetterà di lavorare in sicurezza alla sostituzione del manto di copertura in tegole e di tutta la struttura lignea sottostante. Gli interventi di recupero delle pitture murarie risalenti a fine ‘700 inizio ‘800, ormai crollate, dovranno essere effettuati contestualmente alla messa in sicurezza di tutti gli ambienti interni sia dal rischio biologico (disinfestazione, sanificazione) sia dal rischio di crollo della struttura.
Le murature esterne e in generale la quasi totalità degli elementi architettonici dovranno essere conservati, consentendo invece una ridistribuzione degli spazi dall’interno e un efficientamento energetico attraverso l’isolamento delle contropareti e nuovi infissi.
Per i restauri sono stati coinvolti 2 team di esperti dell’accademia di Brera e della Scuola di Pavia che opereranno in sinergia con l’impresa affidataria.
L’impresa affidataria è la Teicos srl che vanta nel suo curriculum una pregressa esperienza di progetti realizzati in collaborazione con Onlus ed Enti di Ricerca, e che opera soprattutto nell’ambito della ristrutturazione edilizia e nella riqualificazione del costruito.
Render di progetto
Render di progetto
Render di progetto
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