Aspettando Godot…pardon, aspettando una briciola di onestà intellettuale che peraltro la sinistra non sa dove comprare, che il politicamente corretto esclude categoricamente dal loro cervello all’ammasso. Aspettando un’obiettività che come Godot non arriverà mai e così il teatro dell’absurdisme della politica dem diventa una farsa, una gara a chi le spara più grosse, più offensive.
Che miseria! Eppure parla l’uomo, dotato, si presume, di intelligenza e di equilibrio, ma l’odio, la sconfitta, l’incapacità di elaborare i propri errori, la supponenza di una superiorità autoreferenziale, li rendono pietosamente ridicoli.
Usano parole, insulti, immagini, vignette per ribadire che no, il potere non può essere attribuito al Centrodestra, il valore dei voti espressi è uno sbaglio e…figuriamoci …hanno votato anche gli anziani che non capiscono nulla e, comunque, “gli italiani sono dei coglioni” (Oliviero Toscani)
E poi la profezia di Carlo Calenda. “Il governo Meloni durerà sei mesi”, ha detto il gufo dopo la non brillantissima performance del suo partito. La maledizione di Saviano “Leggo il mio nome in tendenza perché gli elettori di Meloni mi ‘invitano’ a lasciare il Paese”, ha scritto su Twitter nei giorni scorsi. “Questi sono avvertimenti. Questa è l’Italia che ci aspetta. Stanno già stilando una prima lista nera di nemici della patria, alla faccia di chi diceva che il fascismo è un’altra cosa”.
Come a dire che, dopo la realtà, rimane solo ricorrere alla fantascienza di una mente malata di ideologie.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano