Secondo stime attendibili il valore complessivo degli investimenti in costruzioni edilizie, nonché in spesa per affitti e servizi di intermediazione immobiliare rappresenta circa un quinto del PIL italiano; e in attività immobiliari è investito circa il 60% di tutto il patrimonio complessivo delle famiglie. Evidente quindi come il Governo abbia tutto l’interesse a tutelare il settore. Ma, come si rileva da una analisi Confedilizia, i Governi di diverso colore che si sono susseguiti, hanno – chi più chi meno – percorso la strada opposta.
Quali le priorità da segnalare al nuovo Governo?
Riduzione dei “moltiplicatori Monti” – Si tratta dei coefficienti in base ai quali deve essere moltiplicata la rendita catastale dell’immobile (aumentata del 5%) al fine di determinare la base imponibile dell’Imu.
Deducibilità dell’ IMU dal reddito – Un modo per attenuare il carico dell’imposta patrimoniale sugli immobili può essere (alla stregua di quanto avviene in altri Paesi) rendere la stessa deducibile, in tutto o in parte, dall’imposta sul reddito. Attualmente, infatti, tale possibilità è estremamente limitata, con la conseguenza – nei fatti – che un proprietario paga l’Irpef anche sulla parte di reddito che non è nella sua disponibilità, in quanto destinata al pagamento dell’imposta patrimoniale. Contestualmente, appare indispensabile la cancellazione della norma che impone nelle locazioni commerciali di sottoporre a Irpef persino i canoni non percepiti.
Eliminazione dell’IMU per gli immobili non utilizzati – Il peso di un’imposta patrimoniale si rivela viepiù gravoso quando l’immobile inciso è, contemporaneamente: a) non utilizzato direttamente dal proprietario; b) non produttivo di un reddito, in quanto oggettivamente privo di potenziali conduttori; c) non liquidabile, in quanto concretamente privo di potenziali acquirenti. Al fine di attenuare tale peso, potrebbe essere prevista l’esenzione dall’imposta per gli immobili non utilizzati da almeno due anni. Va anche eliminata l’IMU del 50% sugli immobili inagibili o inabitabili Varare un regime fiscale di estremo favore, (che potrebbe consistere nell’esclusione dalle imposte sui redditi e dall’Imu per un quinquennio, oltre che dall’imposta di registro in fase di acquisto) per i soggetti, persone fisiche e imprese, che provvedano a riqualificare gli immobili in disuso e a destinarli alla locazione.
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