Milano rischia di spegnersi, ma il Comune è troppo impegnato per accorgersene

Milano

Nei prossimi mesi, le periferie di Milano rischiano di entrare in una lunga, fredda, notte. La morosità delle bollette nelle parti più povere della città sta aumentando a dismisura. Pensate che il Sindaco stia facendo qualcosa, nei limiti delle sue competenze? Ce ne parla Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI CON L’ITALIA.

“Partiamo da un dato, le famiglie non ce la fanno più a gestire i continui aumenti dell’energia. Questo vale per tutti, ma ovviamente in periferie e soprattutto tra le case popolari il problema esiste maggiormente. Questa, a logica, sarebbe dovuta diventare la prima emergenza per Palazzo Marino. Ovviamente non è successo. Peraltro, come sappiamo benissimo, quando i Milanesi meno fortunati vivono nelle case ALER l’attenzione cala ancora di più. Evidentemente ci sono cittadini di serie A e B.

Per questo, quando in via Quarti, per un problema di sicurezza non certo trascurabile con la canna fumaria, si è imposto a tutti gli inquilini di comprarsi uno scaldabagno o altro strumento similare, uno si aspettava magari un aiuto. Uno dei tanti bonus che piacciono tanto alla sinistra. Stiamo parlando di famiglie che, senza quella caldaia elettrica dovrebbero passare l’inverno al freddo. Invece no. Sala forse era troppo impegnato a trovare casa ai Rom per occuparsi dei residenti delle case di via Quarti? Oppure intende dare, come spesso fa, la colpa alla Regione?

Intanto da via Bolla a via Quarti qualcuno paga, a fatica, le bollette e qualcuno tira infinite prolunghe dalle prese del palazzo alla propria casa, contando non solo sull’impunità, ma sulla vicinanza ideologica di chi dovrebbe fornire tutela ai cittadini. E così abbiamo le guerre tra baby gang per le vie di San Siro, il record dei reati in Italia e una periferia abbandonata a se stessa perché non ci si possono organizzare week. E di San Siro se ne parla solo in riferimento allo Stadio. Come se fosse l’unica preoccupazione. Quando, in realtà, rischia di restare l’unica struttura illuminata in un inverno buio e freddo.”

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