Il commento di Luciano: 11a giornata di serie A

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Una buona sgambata in vista della delicata sfida di Lisbona contro il Benfica. E’ quella che racconta il match Juventus-Empoli, tranne una parentesi nemmeno tanto breve nel primo tempo, e finisce con un 4-0 che certo esprime il dislivello tra le due squadre. Che all’Allianz Stadium si sia vista la vera Juventus? Potrebbe essere il risveglio dal torpore, oppure un semplice acuto in una stagione fin qui decisamente piatta. Eppure nel primo tempo sembrava di vedere la solita Juve. Dopo il gol all’8′ di Kean, i bianconeri si era schiacciati tutti nella propria metà campo, Juve attendista, Empoli che piano piano prende coraggio e Stadium che rumoreggia. Ripresa e cambio di marcia, la Juve sfrutta le corsie laterali, con Kostic e Cuadrado in evidenza. È del colombiano il cross da calcio d’angolo dal quale nasce il raddoppio juventino, con il colpo di testa di McKennie. Il 2-0 sblocca mentalmente la Juve, l’Empoli dopo un primo tempo tutto sommato positivo nonostante lo svantaggio, sparisce quasi dal campo e presta il campo alle scorribande bianconere. Vicario salva la situazione più volte, ma il gol è nell’aria. Altro cross dalla bandierina di Cuadrado e stavolta è Rabiot a inchiodare di testa il 3-0, rete che viene convalidata dalla goal line technology, prima che lo stesso francese cali il poker bianconero sull’asse Locatelli-Danilo. E’ suonata la sveglia? Servirà lo stesso piglio anche a Lisbona, purtroppo non è detto che basti.

Basta una rete di Mazzocchi per decidere la sfida dell’Arechi in favore della SalernitanaSpezia nuovamente ko ed è il terzo nelle ultime 5. La squadra di Gotti disputa comunque un ottimo primo tempo e mette in difficoltà i campani. L’occasione migliore però capita sui piedi di Gyomber che non riesce a girare in rete sugli sviluppi di corner da buona posizione. Al 48′ una prodezza di Mazzocchi cambia l’inerzia della sfida. Lo Spezia cerca la reazione e va vicino al gol con Nzola, ma sono i padroni di casa a recriminare maggiormente. Una traversa di Gyomber, le parate di Dragowski su Daniliuc e gli errori sotto porta di Piatek tengono aperto il match fino al 100′, ma la vittoria va ai granata.

Milan-Monza doppietta di Brahim Diaz

Passato, presente e futuro in questo questo Milan-Monza, immerso tra Berlusconi, Galliani e Maldini. Una partita nostalgica e moderna, in cui le emozioni non sono di certo mancate. I padroni di casa hanno vinto la battaglia per 4-1, giocando un primo tempo di altissima qualità, ma il Monza non ha di certo sfigurato nella recita alla Scala del CalcioPalladino è parso come un tecnico in rampa di lancio, mentre Pioli ha confermato il suo posto tra i migliori allenatori italiani. Più nello specifico, se i rossoneri cercavano delle risposte in vista della trasferta di Champions a Zagabria, si direbbe che le abbiano trovate. Brahim Diaz imperiale con due gol, Origi e Pobega preziosi, Dest in crescita. I biancorossi invece escono senza punti e digeriscono la seconda sconfitta consecutiva, ma fortunatamente per loro la zona retrocessione è a distanza di sicurezza.

Al 96° Mkhitaryan porta l’Inter alla vittoria

Ultimo anticipo al Franchi di Firenze, in campo Fiorentina e Inter per una partita infinita, intensa, emozionante e rocambolesca al termine della quale, esattamente al 96′, stavolta all’Inter riesce la ciambella col buco. Scherzetto da Halloween che per un soffio non le era riuscito a Barcellona, e Inzaghi tira un bel sospirone assieme ai suoi indomiti warriors. E’ uno scoppiettante 4-3 per i nerazzurri, che vanno avanti 2-0 dopo un quarto d’ora, si portano sul 2-3 ma si fanno riprendere da Jovic al 90’, prima che un rimpallo (Venuti spara addosso all’armeno) mandi in paradiso InzaghiBarella sblocca subito su assist dell’argentino, che poi in contropiede raddoppia. La partita sembra già finita dopo 15 minuti, la Fiorentina rientra nel match con un episodio: Dimarco su Bonaventura in area, rigore al 33′ e gol di Cabral. Nella ripresa Ikoné pareggia con un grande sinistro sotto l’incrocio, i viola ci credono ma l’Inter si riporta avanti: Lautaro giù in area su uscita di Terracciano, inizialmente l’assistente alza la bandierina ma il Toro è in gioco per centimetri. E dunque penalty, trasformato alla grande dall’argentino. La gioia dell’Inter viene smorzata a un passo dal finale: angolo dalla sinistra, sponda per Jovic che in acrobazia insacca. Inutile il tentativo di salvataggio da parte di Mkhitaryan. L’armeno è protagonista del gol partita: contropiede di Barella e Venuti nel tentativo di rinviare la tira addosso al centrocampista, che al 95′ regala la vittoria a Inzaghi. La Fiorentina recrimina per un contatto tra Dzeko e Milenkovic, ma il tabellino dice che l’Inter infila la terza vittoria di fila in campionato.

 

Oggi, domenica 23 Ottobre, 4 delle 6 restanti partite: Udinese-Torino alle 12.30, Bologna-Lecce alle 15, poi i due match clou della serata con Atalanta-Lazio alle 18 e Napoli-Roma alle 20.45.

Buona domenica ai lettori e a presto!

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