Prendono il via i lavori di riqualificazione del Lotto A e B dell’ex Scalo Farini, un’area di circa 15mila metri quadrati che ospiterà gli spazi didattici e gli studentati del nuovo Campus delle Arti dell’Accademia delle Belle Arti di Brera. Le attività di cantiere, che termineranno entro la fine del 2025, possono partire dopo il via libera del Consiglio di Stato sull’accordo di programma per la rigenerazione degli scali ferroviari, sottoscritto a giugno 2017 e frenato dal ricorso di alcuni residenti. “Il magnifico palazzo di Brera, situato nel centro storico, non era pensato per ospitare i laboratori necessari – spiega il direttore dell’Accademia, Giovanni lovane, durante la conferenza stampa di presentazione dell’avvio dei lavori – . Da qui la necessità di creare nuovi spazi per i nostri studenti: laboratori moderni e contemporanei, progettati con il Politecnico di Milano, partner finanziario del progetto”. Accanto agli spazi didattici sarà costruito uno studentato di 10mila metri quadrati per accogliere gli studenti fuori sede, che costituiscono il 30% degli iscritti all’accademia. Saranno alloggi che, sottolinea lovane, “vanno incontro anche alla difficoltà degli allievi di trovare studentati a prezzi calmierati”. Il progetto, del valore di circa 12 milioni di euro, è finanziato per il 50% da Regione Lombardia, che ha stanziato sei milioni di euro. “L’implementazione degli spazi è qualcosa di cui l’Accademia ha assolutamente bisogno – commenta l’assessore lombardo alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi – , . Regione è intervenuta affiancando gli enti per la redazione di questo grande progetto di rigenerazione urbana e soprattutto sostenendo economicamente l’intervento che sarebbe stato difficile sostenere da soli”. “Andiamo avanti con la rigenerazione degli scali ferroviari dopo l’esito positivo della sentenza ultima del Consiglio di Stato che, come noi confidavamo, ha dato ragione all’operato dell’Amministrazione comunale e al procedimento che era assolutamente validissimo – sottolinea l’assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi – . Lo Scalo Farini si colloca su un asse di sviluppo che è quello Nord-Ovest della città e questo è un primo intervento a cui seguirà la rigenerazione di tutta l’area. Siamo assolutamente soddisfatti del fatto che anche istituzioni così prestigiose come l’Accademia di Brera diano grande fiducia a tutte le zone di Milano”. Il nuovo polo avrà ampie vetrate e un atrio di accoglienza aperto alla collettività, che potrà ospitare anche concerti e manifestazioni. Complice la pandemia, si punta alla ‘salubrità’ degli spazi: nessuna cucina comune, un balcone per ogni appartamento e grandi terrazzamenti a verde. Alla conferenza erano presenti anche rappresentanti del mondo dell’impresa e della finanza, come Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima, e Giancarlo Scotti, amministratore di CDP Immobiliare, e dei partner di progetto, come l’architetto Emilio Faroldi, docente del Politecnico di Milano, e Giuseppe Savoia (FS Sistemi Urbani).
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