Milanofiori, 46enne accoltella clienti del centro commerciale: un morto e 5 feriti

Cronaca

Tra i feriti anche il calciatore del Monza Pablo Marí. L’aggressore, un 46enne con problemi psichici, è stato bloccato dai carabinieri

Ad Assago (Milano) un uomo ha accoltellato alcune persone all’interno del centro commerciale  Milanofiori: una è rimasta uccisa, cinque sono state ferite.

L’aggressore, un italiano di 46 anni con gravi problemi psichici, è stato bloccato dai carabinieri. Tra i feriti, trasportati in ospedale con l’elisoccorso, c’è anche il calciatore del Monza Pablo Marí, che è stato ricoverato al Niguarda con una profonda ferita alla schiena.

L’aggressore soffre di disturbi psichici – L’aggressore, in cura da un anno per una forte crisi depressiva, ha afferrato un coltello dagli scaffali del supermercato Carrefour per poi colpire alcuni avventori a caso. L’uomo è incensurato. Gli inquirenti hanno subito escluso l’atto terroristico. L’ipotesi più accreditata è che abbia colpito in preda a una crisi psichica esplosa all’improvviso.

E’ accusato di omicidio e tentato omicidio – Quando è stato portato in caserma, il 46enne ha pronunciato frasi prive di senso, in linea con il suo evidente stato confusionale. E’ stato medicato per ferite al volto che si era auto inferto, prendendosi a pugni da solo. Attualmente è piantonato nel reparto di psichiatria di un ospedale lombardo. E’ accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo.

Il bilancio dell’accoltellamento – Sono in tutto sei le persone coinvolte nell’accoltellamento. La vittima è un dipendente Carrefour, morto durante il trasporto in ospedale. Si chiamava Luis Fernando Ruggieri, 46enne di origini boliviane. Uno dei cinque feriti è stato portato in ospedale in codice giallo, mentre gli altri tre (il calciatore del Monza, un 40enne e una 72enne) in codice rosso. Ferita solo lievemente una 81enne, che non è stata portata in ospedale ma curata sul posto.

Pablo Marí ferito seriamente, ma cosciente – Il calciatore spagnolo del Monza Pablo Marí è stato trasportato all’ospedale Niguarda di Milano e qui è stato raggiunto dall’amministratore delegato del club, Adriano Galliani, e dal tecnico, Raffaele Palladino. Il giocatore, prelevato in prestito dall’Arsenal, è ferito seriamente, ma è cosciente. E’ stato accoltellato alla schiena: il fendente non ha toccato organi vitali. Venerdì sarà sottoposto ad intervento chirurgico.

Il tweet di Galliani: “Ti siamo vicini, guerriero” – Su Twitter l’amministratore delegato del Monza Galliani ha scritto: “Caro Pablo, siamo tutti qui vicino a te e alla tua famiglia, ti vogliamo bene, continua a lottare come sai fare, sei un guerriero e guarirai presto”. Ricostruendo l’accaduto, Galliani ha raccontato: “Lui aveva il bambino nel carrello, la moglie di fianco e non si è accorto di nulla, mi ha detto di aver sentito come un fortissimo crampo alla schiena, che era il coltello di questa persona qui. Purtroppo poi ha visto questo delinquente che ha accoltellato alla gola una persona, ha visto tutto quello che è successo, qualcosa di sconvolgente”.

Una testimone: “Vedevamo gente scappare in lacrime” – “Ora che siamo lontane siamo più tranquille, ma eravamo veramente terrorizzate, non capivamo cosa succedeva, vedevamo gente scappare in lacrime”. E’ il racconto di una ragazza che si trovava nel centro commerciale di Assago al momento dell’accaduto. “Mi è rimasta molto impressa una ragazza che piangeva, completamente sotto shock”, ha aggiunto la testimone.

“In molti avevano le facce sconvolte” – Una scena da film americano, raccontano altri. “Eravamo al bar e pensavamo si trattasse di uno scippo perché abbiamo visto dei ragazzi e una signora correre, poi abbiamo visto sempre più gente con facce sconvolte e abbiamo capito che era successo qualcosa di grave”, ha detto un’altra ragazza che era nel bar del centro commerciale quando il 46enne si scagliava contro i passanti.

Clienti nascosti dietro le serrande di bar e ristoranti – “A un certo punto – ha proseguito la testimone – hanno iniziato a parlare di pistole quindi, molto gentilmente, la responsabile del bar ha tirato giù la serranda e ci ha nascoste perché nemmeno lei capiva cosa stava succedendo. Siamo rimaste nel retro del bar mentre vedevamo anche il resto della ristorazione chiudere, nascondendo le persone dentro. Poi dopo circa 5 minuti è arrivata una commessa del Carrefour che aveva assistito alla prima aggressione, non parlava di armi ma solo di un pazzo. Era sconvolta e la ragazza del bar l’ha soccorsa”.

Attivato un servizio di supporto psicologico – Carrefour Italia ha espresso la sua vicinanza a dipendenti e clienti coinvolti nell’aggressione, oltre che alle loro famiglie, e ha fatto sapere che è stato attivato un servizio di supporto psicologico per tutte le persone coinvolte.

 

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