Paolo Del Debbio in una lunga intervista a Libero risponde soffermandosi anche sui i problemi di Milano e su Sala, con un pizzico di ironia nel sottolineare come l’orizzonte del sindaco siano la politica nazionale, le biciclette, l’Area B…
Queste le domande e le risposte.
“Tra il 1998 e il 2001 è stato assessore per la periferia e la sicurezza del comune di Milano. Ecco, oggi tra sparatorie nei centri commerciali e baby gang, la situazione è degenerata. Cosa serve o cosa non è stato fatto?
«C’è un abbandono evidente di alcune aree. E dire che sarebbe molto facile: basterebbe un’opera di pulizia della micro criminalità».
Sta dicendo che manderebbe l’esercito o la polizia per le strade?
«Guardi che non serve mica l’esercito o l’intelligence! Basta molto meno: si sa perfettamente chi sono questi criminali. È sufficiente prenderli e toglierli da lì».
Quindi se questa gente fa il bello e cattivo tempo, è perché qualcuno glielo lascia fare?
«Da quel che mi risulta, Sala o parla di politica nazionale o addirittura si avventura in quella internazionale. Ultimamente parla di biciclette, auto ibride e dell’Area B, C di Milano… tra l’altro, dato che le lettere dell’alfabeto sono 21, non vorrei arrivasse fino a Bergamo. Forse vuole restaurare un’epoca carolingia delle auto, o costruire il “Sano” Milanese Impero. Poi magari nel suo intimo pensa alle periferie e prega affinché il problema si risolva, ma concretamente sembra sia un tema che sfugga ai suoi interessi».
E sembra che dopo aver programmato il futuro con le piste ciclabili, si senta già proiettato come leader politico a livello nazionale da ascoltare con religioso rispetto.
Sala è una calamità per Milano. In 5 anni lui è prima il suo predecessore ed ora ancora lui stanno distruggendo milano. D’altra parte gli assessori sono da 11 anni gli stessi, improvvisati, faziosi, che non sanno affrontare i problemi. Sala e la sua giunta devono ringraziare i radical chic che abitano in centro a cui fà favori su favori.