Spacciandosi per collezionisti di orologi hanno tentato di truffare un venditore di Rolex pagandogli un modello Tiffany 41 mm quasi quarantamila euro pattuiti con denaro falso. E’ accaduto lo scorso 30 ottobre e a sventare la truffa sono stati gli agenti della Polizia Locale, avvertiti dal venditore insospettito dalla modalità di incontro proposta dagli acquirenti, dato che già nell’estate dell’anno scorso era stato raggirato con questo tipo di truffa, denominata ‘rip deal’. Ad essere fermati dagli agenti sono stati due uomini, un padre e un figlio, di 40 e 20 anni, di origine slava e ora indagati a piede libero.
Il proprietario dei Rolex aveva pubblicato un annuncio di vendita su un giornale svizzero e i due truffatori, di cui uno ha usato il nome falso di Davi Goldman, hanno dato appuntamento al venditore in un bar nei pressi del centro commerciale Portello. Mentre il più giovane dei truffatori aspettava in auto col motore acceso, il padre ha chiesto di vedere l’orologio, le garanzie di autenticità e proprietà e quindi ha preso da un sacchetto di un negozio una bustina in tessuto con le banconote, chiedendo con sollecitudine al venditore di consegnare il Rolex senza dargli il tempo di controllare il denaro. A questo punto gli agenti seduti a un tavolo vicino si sono qualificati e hanno identificato l’acquirente e il figlio alla guida dell’auto. Il sacchetto di carta conteneva 189 banconote da 200 euro ma soltanto due biglietti erano autentici, i restanti 37.400 euro sono risultati falsi.
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