L’Ambrogino d’oro Simone Lunghi, “L’angelo dei Navigli” che ogni giorno con i volontari ripulisce i fondali

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Anche se non lo dice è forse l’Ambrogino d’oro l’onorificenza di cui va più fiero. «Mi sono reso conto che il primo ambiente da difendere non sono i boschi o gli oceani, ma le città». Insomma un angelo in pagaia, all’insegna del motto «difendere e diffondere il bello». E si sta parlando di Simone Lunghi l’Angelo dei Navigli

Racconta Libero “Il suo elemento naturale è l’acqua, che conosce fin da bambino. Il suo luogo prediletto, i Navigli, che per lui rappresentano l’anima della città. Simone Lunghi lo trovate al Circolo dei canottieri di San Cristoforo, oramai la sua «casa elettiva». Con i volontari che lo seguono, ripulisce i canali del Naviglio e denuncia ogni volta che può gli effetti negativi di una movida senza sosta, a partire dalla sporcizia e dai rifiuti che essa lascia tutte le notti e tutti i 365 giorni dell’anno. Non a caso ha fondato un’associazione, gli “Angeli dei Navigli”, che ha come missione rimuovere “l’incivile civiltà” mantenendo puliti i canali meneghini.” Sui fondali, infatti,  cerchioni arrugginiti, carrelli della spesa e una quantità  di due ruote Si muove con una squadra di volontari e ha una sola missione: salvare l’ambiente.

Il racconto continua “Era ancora un bambino quando, a Vigevano, seguiva suo padre lungo gli argini del Ticino dove ogni domenica era solito andare a fare picnic con i fratelli. Esplorava e si svagava. Studiava l’ambiente circostante e capiva che l’inquinamento deturpava il paesaggio fluviale. Da lì impara ad amare e rispettare la natura.

Nel 2000 Simone toma da New York, dove ha trascorso qualche anno come personal trainer presso una delle 14 famiglie più ricche degli States. E’ un atleta nuotatore e nel 2015 diventa insegnante di canoa presso la Canottieri San Cristoforo. «I corsisti vedendomi raccogliere qualche bottiglietta durante le lezioni, hanno deciso di aiutarmi», spiega Simone. «Durante la prima asciutta del naviglio loro stessi mi hanno chiesto di poter partecipare in maniera speciale alla pulizia. Così ho capito che avrei potuto creare una realtà che coinvolgesse più persone». Questione di un attimo. Simone crea su Facebook la pagina (oggi famosissima in città) “Gli angeli dei Navigli” dove racconta attraverso foto e post tutti gli interventi di pulizia urbani fatti sul territorio. E i seguaci crescono in maniera esponenziale. La loro filosofia è fare bene per stare bene, una sorta di “resilienza urbana”. Le foto più di tutto raccontano la grande attività del gruppo. E le continue e inaspettate scoperte. Può essere la bicicletta appena pescata o il tappeto di cannucce che si nasconde sul fondale e che evidentemente vengono date ai ragazzi nelle notti di festa nonostante siano di plastica e fuorilegge dal 14 gennaio 2022. Tra i reperti recuperati dagli Angeli, ci sono anche bidoni, fustini di plastica e carrelli della spesa. Simone racconta di quella volta in cui ha tirato fuori dalle acque una barca che era stata rubata, «forse ci volevano fare un giro». Era la stessa utilizzata nel film di RenatoPozzetto «Il ragazzo di campagna» quando l’attore si butta nel naviglio con l’intento di suicidarsi ma atterra sulla barca in questione. «Non è stato facile tirarla fuori», fa sapere Simone. Che comunque nella sua lunga carriera ha estratto oltre 900 bici, soprattutto di bike sharing. Proprio venerdì scorso ha toccato quota 901. Praticamente un record.”

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