Casa della Memoria conferma il ruolo di spazio pubblico aperto a Milano e alla sua storia sociale, politica e culturale, come dimostra Meneghinissima. Antologia milanese, dedicata alla figura di Meneghino. Curata da Gigliola Foschi in collaborazione con la Compagnia Burattini Aldrighi (fondata da Valerio Saccà), la mostra intende rivalutare e ricostruire la storia del personaggio creato da Carlo Maria Maggi nel 1695, divenuto il simbolo del popolo milanese. Una storia legata a Milano anche dal punto di vista politico come espressione di libertà. Lo vediamo apparire a teatro quale simbolo di riscatto dall’oppressione austriaca durante le Cinque Giornate, interpretato dai maggiori caratteristi e attori dell’epoca come Gaetano Piomarta o Giuseppe Moncalvo (che usò la comicità satirica e canzonatoria di Meneghino per una critica mordace nei confronti delle forze di occupazione). Dopo la Resistenza e la Liberazione, si fa portatore di parole di conforto, sostegno e solidarietà nei confronti dei milanesi provati dalla guerra e dalle distruzioni della città. Presente con continuità nella tradizione cittadina dove apre le sfilate del Carnevalone ambrosiano, è protagonista di importanti poesie dialettali di Carlo Porta. Già dalla metà del XIX secolo Meneghino è rappresentato nei teatri di marionette e burattini, costruendo un bagaglio di esperienze e competenze che arrivano fino ad oggi. La Compagnia Burattini Aldrighi si impegna a proseguire questa tradizione dei burattini milanesi, concentrandosi sul personaggio del Meneghino con un approccio in continua evoluzione, ma rispettoso della tradizione. La Compagnia valorizza questa trasmissione anche grazie alla ricerca, alla raccolta e collezione di materiali storici legati al Meneghino: un impegno che l’ha portata alla realizzazione di un fondo composto da oltre 400 documenti (locandine di spettacoli, copioni di scena, cartoline, cimeli teatrali).
Una parte di tali documenti saranno esposti nella mostra, suddivisi in 4 sezioni tematiche: Satira, Carnevale, Teatro e Pubblicità. In questi materiali emergono aspetti di grande curiosità e di rilevante importanza storica che dimostrano come Meneghino venisse strumentalizzato per dargli le più svariate connotazioni politiche, spunti per una riflessione contemporanea su cultura popolare e influenze sull’opinione pubblica. Per esempio, in una stampa satirica dopo le Cinque giornate si vede Meneghino che tira il collo all’Aquila bicipite asburgica esclamando: “Hai finito di beccarmi, regina del pollaio!”; mentre in epoca fascista lo si coglie su un piccolo aeroplano mentre lancia bombe sopra gli Abissini e mentre saluta i combattenti milanesi durante la Seconda guerra mondiale, strumentalizzato dalla propaganda dell’epoca. Valerio Saccà crea egli stesso i suoi “attori”, intagliandoli dal legno di cirmolo. Nella mostra saranno esposti, oltre ai suoi, anche un gruppo di burattini storici del Meneghino dal 1890 a oggi, tratti dalle principali collezioni italiane tra cui Fondazione Benedetto Ravasio di Bergamo e l’Associazione Peppino Sarina di Tortona. Tra questi vale la pena ricordare un pezzo dal fondo Cortesi: il Meneghino di Giorgio Minutoli, burattinaio milanese che negli anni ‘50 del Novecento si esibiva al circolo dei Piccoli Motta in Galleria Vittorio Emanuele. Tra il materiale storico in esposizione anche i preziosi costumi indossati durante il Carnevale Ambrosiano (fondo Famiglia Meneghina). La mostra contiene pure un’esposizione fotografica, con 24 immagini realizzate dal fotografo Alvise Crovato che racconta il rapporto affettuoso di Saccà con Meneghino, la vita del burattinaio e le reazioni del pubblico ai suoi spettacoli. Con queste immagini Crovato restituisce una maschera al contempo tradizionale e contemporanea capace di superare differenze culturali e geografiche. Non manca la famosa baracca (da cui la frase “fare baracca e burattini”) che Valerio Saccà usa per gli spettacoli. Sono previsti spettacoli di burattini e laboratori per bambini e loro accompagnatori, visite guidate per le scuole e per gli adulti. Tutte le attività sono gratuite e il programma sarà disponibile sul sito web della sede. Meneghinissima, Antologia milanese è un viaggio nella memoria, ma anche un ponte tra la tradizione e la realtà attuale. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino a domenica 4 dicembre 2022.
Casa della Memoria
Via Federico Confalonieri 14 (M5 Isola – M2 Gioia / Garibaldi)
Orari di apertura: da martedì a domenica, dalle 10 alle 17:30. Ingresso
gratuito.
Telefono: +39 02 884 44102
Sito: www.casadellamemoria.it
Email: c.casadellamemoria@comune.milano.it
Facebook: Casa della Memoria Milano
Instagram: casadellamemoria
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.