Un flash mob nelle piazze di tutta Italia per sensibilizzare le persone sull’importanza delle cure palliative, di cui ogni anno in Italia necessitano oltre 543 mila persone, ma a cui spesso non è facile accedere.
A Milano i volontari e gli esponenti della Federazione Cure Palliative, che in tutta Italia raduna 103 enti non profit, hanno inscenato un flash mob in piazza Duomo in occasione della Giornata nazionale delle cure palliative. I volontari con dei gomitoli arancioni, colore della federazione, che si sono passati di mano in mano creando una specie di rete hanno cercato di coinvolgere i passanti per informare sull’importanza del modello assistenziale delle cure palliative, che offre alle persone affette da patologie inguaribili e ai loro familiari risposte appropriate. Ogni anno in Italia necessitano di cure palliative oltre 500 mila persone adulte, ad accedervi però è solo 1 malato su 4. A questi si aggiungono 35mila minori con diagnosi di malattia inguaribile, di cui 11mila richiedono un’assistenza specialistica; anche per l’area pediatrica la percentuale di chi usufruisce del diritto a ricevere cure palliative è molto bassa, solo il 5%. “I malati spesso non riescono ad accedere ad un diritto garantito dalla legge 38 perché il territorio non è pronto per rispondere a questo bisogno – ha spiegato Chiara Caraffa, vicepresidente Federazione Cure Palliative -, a livello nazionale non c’è omogeneità perché mancano strutture e accreditamenti in alcune regioni”. Secondo Eugenia Malinverni, coordinatore regionale per il Piemonte della Federazione “non c’è solo un problema di risorse a disposizione per tutti ma anche di cultura del fine vita che è un po’ tabù. Gli ostacoli a volte sono proprio l’acceso ad un servizio appropriato con personale specializzato – ha concluso – . Altre volte sono le segnalazioni”. (ANSA).
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