In silenzio Sala fa saltare i vertici MM

Milano
Dalle pagine (virtuali) di questo giornale abbiamo spesso nominato, speriamo non a sproposito, il dott. Cetti, AD di MM, e la dott.ssa Teatini, responsabile delle Risorse Umane. E non sempre in maniera tenera. L’impressione era di trovarsi di fronte un monolite, la cui base era il sostegno del Sindaco Sala. Spesso le apparenze ingannano. E in questi giorni diamo l’addio a entrambi, diretti verso nuovi e sfavillanti lidi. Chiediamo un parere su questo avvenimento ad Alberto Volontè, Rsu Feneal Uil di MM, impegnato nelle elezioni per il rinnovo della RSU:
“In qualità di Rsu sono sempre stato critico riguardo la politica delle risorse umane attuata nel corso degli ultimi anni in maniera personalistica, sanzionatoria e padronale. Ricordiamo che MM non è un’azienda privata bensì comunale, finanziata da soldi pubblici.
La linea ostile nei confronti delle risorse umane ha causato forti costi all’Azienda con un continuo aumento della conflittualità, provocata anche dai demansionamenti, e dalla “de professionalizzazione” di numerosi dipendenti costretti a trasferimenti.
Non da ultimo, un incremento considerevole di colleghi che, in tutti i settori, lasciano spontaneamente l’Azienda per nuovi impieghi presso realtà lavorative più serene, professionali e stimolanti e si stima per il 2022 l’esodo sia quantificabile in circa 100 colleghi.
Auspichiamo che i nuovi Vertici riportino ad una stagione in cui si torni a un confronto fertile tra l’Azienda e il Sindacato per il bene dei lavoratori.”
A proposito di demansionamenti, ci dà il suo parere anche Franco Vassallo, protagonista di una sentenza che ha fatto giurisprudenza proprio sul tema:
“Nella sua lunga mail di addio, il dott. Cetti ha dimenticato una serie di elementi importanti: dalla débacle di Dubai fino al fallimento del ramo Casa. Il tempo sarà galantuomo, ma di sicuro a Sala faceva comodo un parafulmine in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Ha, quindi, deciso di far pagare in una sola rata tutti i conti arretrati ad una serie di vertici? È stata una decisione improvvisa? Meditata? Non lo sappiamo, ma sarebbe importante che il pubblico (che paga i conti) e i dipendenti (che mandano avanti la baracca) sapessero. Ma, dopotutto, sappiamo che la trasparenza non è mai stato uno dei punti di forza dell’altrimenti impressionante macchina da guerra della comunicazione di Sala. Speriamo di essere di fronte a una eccezione. Magari la prima di una lunga serie!”

5 thoughts on “In silenzio Sala fa saltare i vertici MM

  1. Titolo al quanto altisonante se non si conosce bene la nascita e l’ambiente creatosi fino ad ora in mm, poiché era ed è la norma ‘selezionare’ ed assumere una buona parte di raccomandati, incompetenti e protetti. Un bene aver mandato via questi 2 e soprattutto la Teatini. Qualcuno finalmente c’ha messo (forse) una toppa.

  2. Non siate troppo duri con i due silurati né “speranzosi” per il futuro. Chi lascia la via vecchia per la nuova…
    E comunque il dottor Cetti non era l’AD di MM ma i DG. D’altronde i commenti nell’articolo sembrano vendette postume di dipendenti o ex di MM che hanno qualche conto in sospeso con l’azienda. Piccolezze.

  3. In MM si era creato un “quadrumvirato” multipotente. Due dei quadriumviri non ci sono più, gli altri due ancora. Vediamo se si completerà l’opera.

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