Sabato 19 e domenica 20 novembre sabato ore 20 – domenica ore 16 – al Teatro Gerolamo
LA GILDA da La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori con Laura Marinoni al pianoforte Alessandro Nidi
Nel maggio 2023 ricorre il centenario dalla nascita di Giovanni Testori e il Gerolamo propone una delle sue opere più celebri. Laura Marinoni darà voce e corpo ai suoi racconti, accompagnata al pianoforte da Alessandro Nidi.
Siamo nel 1959. Gilda è una prostituta milanese che, “lavora” in via Mac Mahon, alla periferia nord di Milano, un quartiere che, come tutta la città, cerca di riprendersi dopo la guerra. Come le storie delle prostitute di quei tempi, lontane dalle nuove “escort” gonfie di di silicone e assetate di carrierismo, Gilda diventa il simbolo di un mondo dove i “dannati” vengono salvati dal loro stesso sforzo di sopravvivere al destino: “omnia munda mundis” diceva Sant’Agostino, ovvero tutto è puro per i puri. Gilda ha un grande cuore, si innamora di Gino, un balordo, e per lui si spende con amore e altruismo. Al punto che quando viene condannato per ricettazione di refurtiva, si prostituisce per farlo uscire dal carcere. Ma Gino non ricambia con lo stesso amore perché i “buoni costumi” lo vogliono accanto a una donna “onesta”. Gilda allora si ribella e decide di confessare alla moglie la loro storia d’amore, scoprendo che la donna ha in grembo il figlio del suo amato: una rivelazione folgorante per la prostituta e per il suo istintivo senso materno. La storia potrebbe concludersi qui ma Testori affonda il coltello nella piaga. Gilda. nella sua disperata ricerca d’amore, incontra un altro uomo di nome Gino: un “transfert” evidente e straziante. Gilda: che con il suo nome – ispirato al film interpretato dall’ “atomica” Rita Hayworth – cerca di allontanare da sé l’amarezza di una condizione atroce. Gilda: che attraverso il cinematografo lenisce la sua sofferenza quotidiana, abbandonandosi a un mondo di sogno. Gilda: che è una prostituta ma potrebbe essere qualunque donna annientata dall’amore per un uomo che la sfrutta. Gino, come mille altri uomini, non afferra la grandezza d’animo di un essere umano in cerca di riscatto e redenzione.
La precisione con cui l’autore ci descrive i passaggi psicologici, le emozioni, le sensazioni della protagonista ci permettono di immergerci totalmente nella storia. A Testori non sfugge nulla della natura femminile. E questo sentirsi compenetrato nel proprio personaggio ci è rivelato soprattutto dal progressivo percorso che l’autore fa durante il racconto in cui dall’uso della terza persona, come se volesse solo narrare la storia di Gilda, passa piano piano (attraverso la sua parte femminile) a quello della prima persona per arrivare invece a diventare la Gilda stessa. Tutti i personaggi di Testori rappresentano una parte di lui ma in questo caso c’è una vera e propria fusione tra autore e personaggio che finiscono per diventare la stessa persona. Questo viaggio è stato per noi particolarmente significativo. Il Teatro Out Off, infatti, è situato proprio in via Mac Mahon. In precedenza, quando si trovava ancora vicino al Ponte della Ghisolfa, aveva ospitato Giovanni Testori per alcuni incontri con il pubblico sul significato della parola nel teatro. Le considerazioni e le riflessioni nate in quella circostanza sono state trascritte e possono considerarsi un vero e proprio manifesto teatrale. Passeggiando per le vie di Mac Mahon meditando i pensieri dell’autore, ci è successo di rielaborare la memoria storica di una Milano e di un paesaggio umano che, attraverso il suo racconto, Testori stesso ci sollecita a non dimenticare.” Lorenzo Loris, dalle note di regia mini! Che meraviglie, madonna. Ma che schifo!” Laura Marinoni
La prima musica che si affaccia al balcone della Gilda è una canzone di Jannacci. Non si lega nemmeno tanto al racconto ma profuma, odora di quella Milano, racconta precisamente quelle persone, quelle piazze, quelle vie. Jannacci sembra la naturale colonna sonora di questo racconto.
Sono presenti anche poeti-musicisti immensi come Ferrè o Monteverdi. La sorpresa è che Testori li trasforma. Avvicinandosi alla Gilda le loro musiche cambiano prospettiva, si plasmano nel suo mondo, raccontano sentimenti nuovi. Qui le canzoni assumono funzioni alternanti: sono cantate dal personaggio e diventano voce viva di questa donna, oppure approfondiscono le tematiche del racconto riproponendo altre storie. E allora non sarà più Gilda a cantare ma la voce dell’attrice. Sarà Laura che si sostituirà al personaggio suggerendoci un nuovo pensiero, uno sguardo da fuori, una lettura diversa. Il pianoforte e il pianista accompagnano la protagonista come i suoi amici del cuore; in altre occasioni diventano commento intimo, ispirandosi a quella scrittura avvolgente, alle sfumature della voce di Laura, alla passione vera, semplice e profonda della sua Gilda. Ecco che provano insieme a riempire l’aria di note dolenti o serene, nella speranza che possano divenire, almeno per un attimo, un tutt’uno con la Gilda del Mac Mahon.
durata spettacolo: 75 minuti
ORARI: feriali ore 20 – domenica ore 16
PREZZI: da 10 € a 18 €
INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI
uffici: 02.36590120 / 122 | biglietteria@teatrogerolamo.it
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.