Regionale: Calenda, Comazzi, Cecchetti commentano la candidatura di Majorino

Lombardia

La sua amicizia comprovata per i centri sociali, il protagonismo che sputa fango nelle piazze, le cene da primato per migranti (una sponda sempre attuale), l’armamentario becero antifascista, qualche proposta che tolga libertà in campo sanitario ecc. saranno le armi della lotta di Majorino per la conquista del Pirellone. I commenti:

Majorino candidato (PD)

“Avevamo bisogno di lanciare subito la campagna elettorale e la sfida nei confronti della destra. Quindi sono convinto che poi tutti ci ritroveremo su questo obiettivo”. Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinstra alla presidenza della Regione ha commentato così alla Tgr Lombardia la scelta fatta dalla coalizione di non fare le primarie, come era stato sollecitato invece tra gli altri anche da Pierfrancesco Maran.

Calenda

“Credo che la sfida sia oggettivamente fra me e Fontana visto che la corsa è per arrivare primi”: lo ha detto alla Tgr Lombardia Pierfrancesco Majorino candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, non parlando quindi di competizione con l’altra candidata ufficiale, Letizia Moratti, candidata del Terzo Polo.
Il Partito Democratico ha scelto di correre in Lombardia con Pierfrancesco Majorino spostando l’asse della coalizione su Agnoletto (fronte anticapitalista), Sinistra Italiana e forse 5S. Amen. Evitate ora di incasinare anche il Lazio continuando a supplicare i 5S. Almeno una proviamo a vincerla”. Lo dichiara Carlo Calenda, leader di Azione.

Comazzi (F.I)

 “Nella certezza di perdere le elezioni in Lombardia, la sinistra ha scelto il candidato meno spendibile e più sacrificabile. Majorino, ex assessore di Milano finito da anni nel dimenticatoio a Bruxelles”. Lo dichiara Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. “Di Majorino – prosegue l’azzurro – nessuno si ricorda un solo provvedimento a favore dei milanesi e dei lombardi. Da assessore comunale, invece, fu il principale promotore della ‘marcia dei migranti’, un inno all’accoglienza di migliaia di immigrati nella nostra città. Di fronte all’imminente Caporetto – continua Comazzi – è comprensibile che la sinistra abbia deciso di sacrificare un candidato pressoché invotabile al di fuori dei quartieri radicalchic di Milano. Ciò detto – conclude Comazzi – Forza Italia e tutto il centrodestra si impegneranno al massimo per far sì che questa sinistra fanatica e ideologica non metta mai le mani sulla Lombardia”.

Cecchetti (Lega)

 “Con l’ufficialità della candidatura di Pierfrancesco Majorino a candidato governatore della Lombardia per il centrosinistra l’opposizione ha finalmente mostrato il suo vero volto, quello di un centrosinistra che vira sempre più verso la sinistra dei no a tutto, candidando un estremista molto lontano dal pensiero e dal sentire dei cittadini lombardi. Di fronte ad una candidatura di un estremista come Majorino il centrodestra risponde compatto e unito con una candidatura autorevole come quella di Attilio Fontana, una garanzia di buon Governo, serietà e affidabilità per i lombardi”. Lo dichiara Fabrizio Cecchetti, deputato e coordinatore regionale lombardo della Lega.

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