“Bisogna realizzare un braccio di politica industriale che consenta agli imprenditori di realizzare i loro progetti con un aiuto finanziario dallo Stato, attraverso Cdp”. Questo il messaggio forse più significativo lanciato dal neoministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dal palco del Città Impresa a Bergamo. Intervenendo sul tema ‘L’auto elettrica e le decisioni di Bruxelles’, Urso ha ragionato a tutto campo sul fatto che, a fianco allo strumento del Golden Power, fondamentale per bloccare , per quanto riguarda le imprese, operazioni contrarie all’interesse nazionale, serve anche un modo per far sì che, evitato l’intervento estero, un’industria strategica possa crescere e portare avanti il suo sviluppo con delle risorse finanziarie in più”. Oltre a questo, il ministro ha annunciato la convocazione di un tavolo sull’automotive che coinvolgerà tutti gli interlocutori chiave, il 5 dicembre, e da lì ogni 3 mesi, “perché sia strumento di confronto e non solo di ascolto”. Con l’obiettivo, più in generale, di raggiungere la decarbonizzazione “ma senza ideologie, partendo dal principio della neutralità tecnologica per coniugare transizione con riconversione”.
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