Ogni anno c’è un piccolo rito che fa capire l’amore del Sindaco per i meno abbienti: sotto l’albero di Natale degli inquilini MM arrivano letterine piene di amore e con richieste di denaro spesso esorbitanti e talvolta accompagnate da minacce di sfratto, con sottintesi inverni al gelo sotto un ponte. Quest’anno non fa eccezione. Ce ne parla, e fornisce utili consigli agli inquilini, Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI CON L’ITALIA.
“Sulla questione conguagli dobbiamo essere netti: il Comune non può far cassa sugli inquilini MM che non sono i suoi salvadanai personali. Chiarito questo, è il caso di ricordare alcuni fatti:
1. Il Comune, nei conguagli, sta mettendo una serie di PRESUNTE morosità relative alle gestioni Aler e persino Romeo.
2. Spese che ha problemi non solo a rendicontare, e non si p mai vista un’ingiunzione di pagamento senza un rendiconto, ma anche a provare.
3. Per inciso, il Comune, in molti casi, non è in grado di provare che negli ultimi 20 anni non sia intervenuta la prescrizione.
Questo è importante da ricordare, perché ci porta ad una serie di riflessioni, se è tutto vero, perché li chiede lo stesso quei soldi?
1. Perché la prima cosa che fa firmare è una carta con cui si riconosce il debito.
2. Perché se si paga un debito prescritto, poi non si possono riavere indietro i soldi.
3. Perché, pur non essendoci i requisiti legali, il Comune insiste nel compensare i soldi che deve (davvero) agli inquilini con quelli che (dice lui) i condomini gli devono.
E allora cosa conviene fare?
1. Chiedere sempre, in qualunque caso e con qualsiasi mezzo (richiesta protocollata presso le sedi territoriali MM o raccomandata o anche PEC) la lista DETTAGLIATA dei debiti, con date, pezze giustificative e qualsiasi altro elemento utile per capire se quei soldi siano dovuti.
2. Esigere di vedere le prove, PER CIASCUNA VOCE, di interruzione della prescrizione (come le lettere che stanno arrivando in questi giorni).
3. Non perdere mai la calma e non irrigidirsi, è possibile, se non molto probabile, che QUALCOSA sia dovuto. Il dovuto va, ovviamente, pagato.
In ogni caso, è sommamente improbabile che chi ha pagato una vita possa essere buttato fuori per non aver pagato le spese (sulla cui esistenza e consistenza si addensa più di un dubbio) relative alla gestione Romeo. Improbabile non vuol dire impossibile. In ogni caso, dati i tempi, visti i gesti di umanità che mensilmente Sala chiede al governo coi migranti, sarebbe carino che ne mostrasse, una volta tanto, qualcuno ai poveri. Nonostante l’insopportabile colpa di essere italiani”.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,