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Bilancio, Sala: “Tagli necessari anche su cultura e Scala”

Milano

Se lo dice lui…Quel bilancio che da un manager di grande professionalità dovrebbe essere fatto a occhi chiusi, diventa ogni anno un puzzle di tagli, di incertezza delle scelte, motivo di estrema preoccupazione. Nonostante la vendita di case-gioiello, l’affitto astronomico dei locali di lusso. Per carità, le piazze tattiche pare siano indispensabili e la manutenzione dell’esistente un optional troppo costoso, ma il milanese dal basso delle sue considerazioni non capisce perchè oggi ai tagli generalizzati si aggiunge la sforbiciata alla cultura e alla Scala.

“Ho sentito dire dal sindacato del Teatro alla Scala ‘la cultura non si tocca’, ma il problema vero è che dovremmo toccare un po’ tutto. In una città come Milano c’è nessuna sperequazione nei tagli. Però ai sindacati che dicono la cultura non si tocca, io cosa dico? Tocco il trasporto pubblico per i disabili? Tocco gli asili? Sostenete sia meglio non toccare la Scala? “ Ma si vorrebbe capire meglio quali e quanti siano i privilegi dei disabili e dove i contributi agli asili. Il tono è come sempre piccato, da decisionista che non lascia spazio.

Il primo cittadino non si è risparmiato e ha continuato a dire: “Questi atteggiamenti per cui ognuno guarda sempre il suo orticello sono sbagliati”. Sala, ricordiamo che la cultura e la Scala sono un grande valore, ma…

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