Presidio UNIAT – è necessario instaurare un dialogo più proficuo tra le parti

Milano

La situazione degli alloggi popolari nella città di Milano appare essere sempre più fuori controllo; gli inquilini delle case popolari MM chiedono urgentemente al Comune di intervenire sulla condizione nella quale versano senza però ottenere delle risposte efficaci.

I tentativi di comunicazioni con MM si dimostrano del tutto fallimentari tant’è che, proprio per questo motivo, si è reso necessario un ulteriore presidio in data 21 novembre davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano.

L’Associazione di promozione sociale impegnata nella tutela del diritto alla casa UNIAT ha in diverse occasioni ricercato un confronto costruttivo con MM al fine di garantire maggiori tutele per i cittadini della città di Milano.

I tentativi di confronto e dialogo sono apparsi inefficaci pertanto si ritiene necessario, in virtù di quanto appena esposto, richiedere un urgente intervento al Comune di Milano.

L’accaduto: una spiegazione

Più volte nel corso del tempo la situazione di degrado nella quale versano alcuni cittadini della Città di Milano è stata evidenziata ad MM nonché al Comune stesso. Nonostante gli stessi inquilini abbiano direttamente e indirettamente richiesto aiuto alle Istituzioni ciò che hanno ottenuto è quasi una velata minaccia rispetto alla volontà di dar seguito alla decadenza dei contratti di locazione.

Questo è quanto emerso dall’ultimo tentativo di dialogo tenuto con MM in occasione dell’ultimo presidio effettuato dinnanzi alla loro sede.

Si è evinto, infatti, dalle comunicazioni effettuate da MM non solo dei riscontri insufficienti ma anche poco attinenti alla realtà dei fatti; l’intenzione che MM ha intenzione di far trasparire sembrerebbe quella di spostare la responsabilità rispetto a sé stessi circa gli accadimenti.

Perché è stato necessario un nuovo presidio?

L’organizzazione di un nuovo presidio si è resa, in virtù dei motivi sopra indicati e più volte ribaditi, assolutamente necessaria.

Dalla comunicazione intercorsa con MM si apprendono notizie poco vicine alla realtà degli inquilini delle case popolari di MM; tali incongruenze si evincono soprattutto in merito alle posizioni di insoluto e ai relativi conguagli a carico degli inquilini.

Le lettere inviate ai cittadini sono state inoltrate anche ad ex-inquilini oramai deceduti da anni; fra le altre comunicazioni inoltrate ve e ne erano anche alcune che presentavano una tutt’altro che chiara analisi contabile della situazione.

Conclusioni

Viste le condizioni nelle quali gli inquilini delle case popolari MM è opportuno non solo sollecitare la costruzione di un dialogo efficace che porti a soluzioni concrete in materia ma anche richiedere il diretto intervento delle Istituzioni preposte.

È inaccettabile che la giunta comunale non intervenga prontamente per risolvere questa gravissima problematica.

Nel corso del tempo si è compreso che le comunicazioni con MM appaiono non solo inutili di per sé ma anche probabilmente peggiorative delle situazioni che vivono, ogni giorno, i cittadini delle case popolari MM di Milano, questo non è ammissibile.

L’attenzione nei confronti delle condizioni abitative e delle esigenze dei cittadini non può più essere messa a tacere pertanto si invitano, ancora una volta, tutti coloro che in tale situazione possono intervenire ad assumersi la giusta responsabilità ed intervenire il prima possibile nei confronti dei loro cittadini.

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