Poteva finire molto male. Alle 15.30 dello scorso mercoledì diversi calcinacci si sono staccati dalla facciata ammalorata della scuola primaria Novaro-Ferrucci in piazza Sicilia, precipitando sul marciapiede. Fosse stato solo tre quarti d’ora più tardi sarebbero caduti sulle teste dei bambini che uscivano al suono della campanella. E non è la prima volta, purtroppo. Un episodio simile era già accaduto nel 2019.Anche in quel caso, la fortuna aveva voluto che non si ferisse nessuno. Scampata la tragedia, la parte soprastante la porta d’ingresso e i frontespizi della facciata erano stati rivestiti con impalcature ancorate al muro e coperture di sicurezza, mentre il perimetro dell’edificio era stato transennato. Una situazione che, come tutte le operazioni di prima messa in sicurezza, avrebbe dovuto essere provvisoria. Ma in più di tre anni nulla è cambiato. «E’ semplicemente una vergogna commenta Raffaele, padre di un bambino che frequenta l’istituto -. Il Comune è consapevole della pericolosità della situazione da quando è avvenuto il primo episodio? Questo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: uno dei nostri figli poteva farsi molto male o peggio. Tra l’altro tutta la scuola è in queste condizioni, non solo la facciata di piazza Sicilia». Una piccola speranza di poter risolvere la situazione si era aperta nel maggio del 2021, quando la dirigente scolastica aveva scritto ai genitori che l’inizio dei lavori di manutenzione straordinaria sulla facciata e sul tetto era previsto per l’avvio dell’anno scolastico 2021-2022. Una promessa che è caduta nel vuoto, dato che non si è vista al lavoro nessuna impresa di ristrutturazione. «Qualche settimana fa ho scritto alla preside per chiedere spiegazioni – racconta Raffaele -. Lei ha sollecitato il Comune e la risposta è stata che il ritardo nella pianificazione dei lavori è dovuto all’incremento dei prezzi delle materie prime e al blocco dei cantieri». «Il progetto esecutivo sarebbe già stato pronto nel giugno scorso -spiegano dall’assessorato alla Sicurezza – ma i prezzi dovevano essere aggiornati. E, una volta fatto, è stato necessario proporli nuovamente all’esame degli uffici competenti. L’appaltatore dovrebbe avviare i lavori tra la fine di quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo ». Ma, si lamentano i genitori, questa attesa dura dal 2019, ben prima dell’impennata dei prezzi. E, attualmente, la preside non è venuta a conoscenza di nessun piano delle attività. «Capisco il caro materie prime -commenta il consigliere di Forza Italia Marco Bestetti, a cui i genitori hanno segnalato l’accaduto -. Ma cosa stiamo aspettando a garantire le minime condizioni di sicurezza? Dobbiamo aspettare la tragedia prima che qualcuno del Comune decida di attivarsi?”
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