“Sono assolutamente convinto che l’evasione fiscale non si combatta abbattendo a mille euro o togliendo l’utilizzo del contante, perché si farebbe un danno alla nostra economia, bloccando ad esempio gli acquisti da tanti stranieri che sono abituati ad utilizzare il contante”. Lo ha detto il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani a margine del Festival delle regioni che si tiene a Palazzo Lombardia.
“La manovra è una cosa, il tetto al contante è una ipotesi di un dirigente della Banca d’Italia fatta in audizione in Parlamento; è un’opinione come tutte le altre”. Il ministro ha poi sottolineato che “non credo sia una scelta di libertà. Io uso bancomat e carta di credito normalmente; chi vuole usare il contante deve essere libero di poterlo usare proprio per favorire la crescita della nostra economia. Quindi, – ha aggiunto Tajani – personalmente non condivido questa analisi, ma la risposta alla manovra mi pare l’abbiano data i mercati che hanno giudicato positivamente: abbiamo visto lo spread e ai livelli dei momenti migliori del governo Draghi, non c’è stato uno scossone in Borsa. Mi pare che anche i giudizi a Bruxelles siano positivi sulla manovra, quindi rimane un’opinione”.
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