Due report inchiodano Milano come seconda città italiana con la mobilità più “maleducata”. Solo Roma sa far peggio

Milano

Muoversi in una grande città non è mai facile, ma in alcune lo è ancor di più: monopattini a zig zag in contromano, e-bike che attraversano col rosso, shared-car sulle piste ciclabili sono solo alcuni dei comportamenti che, uniti ai più noti pericoli del traffico privato, mettono a rischio vita e benessere dei cittadini. I numeri dell’ultimo report Aci parlano chiaro sulla mobilità a Milano: nel 2021 oltre 7 incidenti su 10 avvengono nei centri abitati e, secondo gli ultimi dati Istat, le zone più colpite sono proprio le grandi metropoli.

E se dici metropoli, dici Milano: il capoluogo lombardo si piazza in seconda posizione – solo dietro Roma – tra i grandi centri italiani con poco più di 7mila incidenti. Ed esaminando i mezzi coinvolti nei sinistri mortali, si scopre che circa un terzo dei decessi totali coinvolgono pedoni o biciclette.

Argento poco onorevole. A bocciare Milano anche l’indagine condotta da Authoriality per Dentsu Creative – agenzia creativa internazionale – su circa 1.200 italiani di età compresa tra i 20 e i 50 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate. Dall’indagine emergono le città italiane dove la mobilità risulta più “maleducata” secondo i cittadini: Milano si aggiudica un poco onorevole secondo posto col 59%, dietro Roma (61%) e davanti a Napoli (55%), Torino (52%) e Bari (47%). Quali sono gli atteggiamenti più detestati e ritenuti pericolosi da chi si muove in città?

Per gli uomini vedere auto o mezzi condivisi parcheggiati su marciapiedi e strisce pedonali (34%), oppure imbattersi in persone in monopattino che circolano a zig zag in mezzo alla carreggiata (29%), così come i ciclisti al di fuori delle corsie loro dedicate, magari affiancati l’uno all’altro (26%). E ancora coloro che non lasciano il posto ad anziani o signore sui mezzi pubblici (23%), oltre a chi abbandona shared-car e shared-scooter sporchi o in condizioni tali da non essere utilizzabili dal fruitore successivo (19%).

E i comportamenti che fanno imbestialire le donne? Salire sui mezzi pubblici senza dare la precedenza a chi deve uscire (43%), abbandonare i mezzi smart condivisi al di fuori della città (35%), attraversare la carreggiata dove non è possibile anche in bicicletta o in monopattino (28%), la velocità eccessiva con cui si circola nelle aree pedonali (17%) e infine la maleducazione dei conducenti, sia di veicoli pubblici sia privati, che raramente lasciano attraversare i pedoni sulle strisce pedonali (12%).

MI TOMORROW

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