“La prima causa di morte tra giovani dai 15 ai 24 anni sono gli incidenti stradali. Le motivazioni sono la scarsa esperienza alla guida, la sopravvalutazione di sé stessi, la poca esperienza e l’utilizzo sbagliato dei cellulari. Lo smartphone viene toccato 1,71 volte al minuto mentre si guida. Il 63% dei giovani chatta mentre guida e per ogni secondo di distrazione il rischio di incidenti aumenta del 40%”. Toni Purcaro, presidente di Dekra Italia, ha riassunto così il rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, presentato oggi a Roma nella sala Zuccari del Senato con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Secondo l’ultima stima preliminare Istat relativa al periodo gennaio-giugno 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, in Italia si sono verificati 81.437 incidenti stradali con lesioni a persone (+24,7%), le vittime sono state 1.450 (+15,3%) e i feriti 108.996 (+25,7%). L’80% delle persone che perdono la vita sono maschi.
Tre sono i fattori legati agli incidenti stradali: comportamento umano, infrastrutture e tecnologia. Il comportamento umano è circa il 70% delle cause degli indicendi. “C’è un cambio di comportamento legato alla mobilità condivisa e la mobilità leggera. Quindi i mezzi sono cambiati ma la conformazione delle strade è rimasta la stessa. Un tema di cui si parla oggi in tutte le città del mondo relativamente ai rischi per la mobilità soprattutto per pedoni e ciclisti”. L’identikit della categoria maggiormente a rischio è un uomo, a bordo di auto o moto, che guida a velocità elevata o in stato di ebbrezza. Per quanto riguarda l’Italia, nel primo semestre 2022, “notiamo una ripresa degli indicendi. C’è un ritorno alla normalità in tutto, anche nella ripresa degli incidenti stradali- spiega Purcaro- Si registra un +24,7%. La maggior parte degli incidenti avviene sulle strade extraurbane, mentre diminuiscono gli incidenti sulle autostrade dove l’infrastruttura è molto migliorata. Sulle strade urbane c’è invece il congestionamento di più mezzi sulle stesse strade. L’utilizzo della cintura di sicurezza è ancora il primo strumento salvavita”.
Per quanto riguarda i giovani “c’è una mancanza di consapevolezza del pericolo. Consapevolezza che si matura più o meno dopo aver percorso 3500 km”, ha spiegato il presidente di Dekra Italia. In Francia ad esempio, ha ricordato, c’è una patente graduale: il neopatentato fa un nuovo esame dopo i primi 3mila km percorsi, all’interno di un sistema di patente a punti. “L’importanza di avere formazione nelle scuole è un tema centrale- ha sottolineato Purcaro- gli altri rischi sono legati alla perdita di concentrazione alla guida che deriva dall’uso del cellulare e poi dall’utilizzo di alcol e droghe. Per aumentare la sicurezza sulle strade il comportamento è fondamentale. Quindi c’è bisogno di formazione alla guida”, ha concluso.
Salvini: revoca patente 10 anni per pirati strada
“Se uno si mette consapevolmente alla guida drogato o ubriaco e provoca incidenti, morti o feriti, la sospensione della patente per 1 o 2 anni non è sufficiente. Diverse associazioni delle vittime dei pirati della strada chiedono la revoca a vita. Io penso che se qualcuno si mette alla guida imbottito di cocaina o ubriaco marcio, è un potenziale assassino. Quindi se non la revoca a vita, almeno la sospensione per 10 anni del diritto di guidare è sacrosanto”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine della presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale.
Casco e identificazione per chi guida monopattini
“Al lavoro per cambiare codice strada”
– “Già la prossima settimana con alcuni colleghi ministri riunirò un tavolo per aggiornare il codice della strada, che è vecchio di 30 anni e va aggiornato alla nuova mobilità e le nuove tecnologie e all’abuso del telefonino, che distrae. Per chi guida il monopattino, che oramai va a velocità sostenute, avere un’identificazione e il casco è assolutamente fondamentale. Così come l’etilometro monouso a bordo. Anche farsi un auto test per fermarsi in tempo penso sia un provvedimento utile”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine della presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale.á
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