Majorino è tranchant, chiaro nella sua disamina del personaggio Moratti , “Moratti rappresenta una frattura nel centrodestra – ha spiegato – e trovo buffo presentarla come una frattura nel centrosinistra. Lei ha smesso di andare d’accordo con Fontana quando ha capito che Meloni e Salvini non la candidavano”.
Non conosco le segrete cose per cui abbia rinnegato la sua storia, abbia chiesto un palcoscenico da prim’attore e sia stata indotta poi a elemosinare voti a destra e a manca, pur di acquistare consensi.
Majorino, dal suo punto di vista ha anche ragione. “Qualora avessimo deciso di sostenere Moratti avremmo compiuto il suicidio perfetto: perdere da Fontana appoggiando Moratti….Se il Pd avesse appoggiato Moratti “gran parte del nostro elettorato non ci avrebbe seguito e lo avrei capito bene – ha osservato – E’ difficile cambiare le cose sostenendo chi ha creato le cose che vuole cambiare…Moratti è un’autorevole figura del centrodestra – ha aggiunto Majorino – ha una storia tutta impiantata lì e ha una lista a sostegno fatta da ex di Fdi e da leghisti anche più radicali di Salvini…Anche i sondaggi lo dimostrano”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano