Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani era stato chiaro: “Domani sera, 28 dicembre, l’Italia avrà una nuova legge di bilancio. Verosimilmente intorno alle 19-20 inizierà il voto finale”. Ma la giornata si è complicata, prima con la relazione del Mef che tardava ad arrivare in Senato, poi con la protesta delle opposizioni che hanno occupato l’aula della Commissione bilancio. La seduta del Senato è slittata a dopo le 18. Poi una nuova sospensione dei lavori in attesa della conferenza dei capigruppo chiesta dalle opposizioni. Da lì la decisione: fiducia e voto finale sono posticipati a giovedì mattina, proprio mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrà tenere la sua (prima) conferenza stampa di fine anno. Un rinvio che nel merito cambia poco: palazzo Madama non ha comunque la possibilità di fare modifiche al testo visti i tempi strettissimi e la necessità di votare entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio.
(Il Fatto Quotidiano)
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