Era ricoverato ormai da qualche settimana al Royal Marsden Hospital, una clinica al numero 203 di Fulham Road specializzata nella cura contro il cancro
Gianluca Vialli è morto a Londra a 58 anni per un tumore al pancreas. Era ricoverato ormai da qualche settimana al Royal Marsden Hospital, una clinica al numero 203 di Fulham Road specializzata nella cura contro il cancro. Qui era ricoverato durante la malattia e da dicembre, da quando aveva lasciato l’impegno con la Nazionale. L’ospedale in realtà non può neanche confermare che Vialli sia morto lì (tutte le informazioni devono infatti arrivare dalla famiglia), ma l’omaggio all’esterno già cominciato: fuori c’è una sciarpa della Sampdoria sui cancelli.
Roberto Baggio:«Nel tuo viaggio celeste porta il tuo amato pallone»
«È sempre difficile accettare e comprendere il mistero della vita. Soprattutto quando vieni strappato all’affetto dei cari così giovane e così presto. Caro Gianluca, auguro al tuo viaggio celeste di essere avvolto dalla luce tranquilla per il tuo eterno riposo». Roberto Baggio ricorda, con una dichiarazione all’ANSA, Vialli, amico-rivale in campo in azzurro. «Il mio più profondo pensiero lo rivolgo a sua moglie, ai figli, ai genitori, ai fratelli, ai cari amici. Con il tuo sorriso e l’allegria porta anche lassù il tuo amato pallone. A noi rimarrà per sempre il tuo coraggio ed il tuo prezioso esempio. Buon viaggio Gianluca»
Del Piero: «Nostro capitano, mio capitano. Sempre. Ciao Luca»
«Nostro capitano, mio capitano. Sempre. Ciao Luca». Alex Del Piero ricorda così Gianluca Vialli, con un post sui social e una foto che li ritrae in un momento di esultanza in campo ai tempi della Juve.
Buffon: «Un gigante»
«Non è semplice trovare le parole in questo momento. Sei stato un gigante, così in campo come nella vita. Hai lottato fino alla fine a testa alta con una dignità unica». Gigi Buffon con un ricordo personale omaggia Gianluca Vialli: lo fa postando la foto della maglia n.9 della Samp indossata dall’attaccante scomparso oggi a 58 anni. «Questa maglia – scrive l’ex portiere della Nazionale – che mi regalasti ha un valore inestimabile e ogni volta che la guarderò non potrò che dirti grazie peer tutto quello che hai fatto. Il vuoto che lasci è immenso».
Schillaci: “Non so dove sei ora, ma resti nel cuore”
“Non ci sono parole per descrivere questo momento. L’unica cosa è trovare nel tempo ricordi e legami che non può portare via nessuno, nemmeno la morte”. Così il capocannoniere dei Mondiali del ’90 Totò Schillaci ricorda il compagno di Nazionale Gianluca Vialli in un post su Instagram. Schillaci ha pubblicato la foto della squadra azzurra guidata da Azeglio Vicini con lui e il bomber in campo durante la Coppa del Mondo di Italia ’90. “Non so dove tu sia ora che sei andato via – ha aggiunto Schillaci – ma so per certo dove resterai per sempre, nel cuore. Grazie di tutto, buon viaggio compagno”.
Tajani: “Un grande combattente”
«Un grande combattente, un grande uomo». Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg4 ‘Diario del giornò, ricordando la scomparsa di Gianluca Vialli. «Lui ha accettato la sconfitta contro il cancro accettando la vita così com’è», ha «dimostrato di essere un grande campione ed un grande uomo», ha detto Tajani, tifoso juventino, ricordando che Vialli «ha insegnato tanto ai giocatori che ha seguito, anche in nazionale». Tajani ha aggiunto di aver incontrato Vialli quando era allenatore del club inglese del Watford. «Chiedeva ai suoi giocatori di eccellere», anche a costo di «grandi sacrifici». Un altro ricordo è legato alla vittoria della Juventus in Champions League, nel 1996, con Vialli capitano: è «un’immagine impressa nella mia memoria», ha detto Tajani. (Il Messaggero)
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