Incendio nell’ex residence fatiscente di via Cavezzali: 50 abusivi evacuati. De Corato “Sala fa lo struzzo su occupazioni migranti”

Milano

Intorno alle 5 di ieri mattina  un incendio si è sviluppato a Milano all’interno di uno stabile occupato in via Cavezzali. Si tratta dell’ex residence “Jolly” già noto per essere stato scena di diversi episodi di criminalità. Circa 50 persone, tutti senzatetto di varie nazionalità che stazionano abusivamente nello stabile, sono state evacuate, senza che nessuno abbia dovuto essere soccorso o medicato.

Le fiamme si sono sprigionate al quarto piano da un cumulo di rifiuti e in breve hanno interessato dal quarto  all’ottavo piano invasi dal fuoco o dal fumo. La Polizia Locale è intervenuta sul posto insieme ai soccorritori e ha  chiusa via Cavezzali per paio d’ore per lasciar via libera ai mezzi dei pompieri, che dovranno fra l’altro stabilire le cause dell’incendio. Si sospetta un episodio volontario, dato che le fiamme pare si siano sviluppate in contemporanea al quarto e all’ottavo piano.

Lo stabile ormai da anni è in uno stato di grande degrado e molte sono state le denunce dei residenti della zona soprattutto riguardo l’abbandono di cumuli di rifiuti, anche ingombranti, nelle parti comuni dell’edificio.

“Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e la sua maggioranza di centrosinistra, “invece di fare gli struzzi in tema, non dovrebbero più tollerare situazione di occupazione di questo tipo data la loro pericolosità, come si è visto, purtroppo, oggi”. Lo ha scritto ieri in una nota il deputato di FdI Riccardo De Corato, in relazione all’incendio dell’ex residence di via Cavezzali a Milano. “L’edificio va sgomberato, chiuso e murato fino a quando non si deciderà la nuova destinazione” ha aggiunto De Corato sottolineando di avere appreso “con preoccupazione” di quanto avvenuto ieri mattina.

“Fortunatamente l’incendio avvenuto non ha causato vittime, ma mi chiedo come si sia potuta tollerare per lungo tempo una situazione di abusivismo del genere. Oltre al degrado prodotto, le occupazioni degli immobili sono un vero e proprio pericolo pubblico: sia per gli occupanti che, soprattutto, per i vicini, data la situazione che si viene a creare di totale anarchia sulle norme di sicurezza. A tutto ciò si aggiunge il fatto che gli immobili occupati possono diventare un covo per la criminalità e gli spacciatori. Prova di questo è il fatto che anche le ex docce, in prossimità di quello che ha preso fuoco, sono anch’essi occupate” ha osservato.

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