Ridicoli e prepotenti: così appaiono i dem, fanatici dell’accoglienza a parole, esponenti, a loro giudizio, di umanità e sensibilità nei confronti dei migranti. Naturalmente purchè approdino in porti di città non gestite dai “compagni”. E non importa un bel nulla che Sicilia e Calabria siano al collasso, che il governo abbia deciso l’assegnazione del porto di Ancona, perché sposando le reazioni delle Ong, ribadiscono “Troppo lontano”.
“Ma davvero i sindaci di sinistra delle città con porti casualmente lontani qualche centinaio di chilometri dal Canale di Sicilia si lamentano se Piantedosi gli manda qualche nave con i loro amati migranti?”, si è chiesto ieri il leghista Claudio Borghi,- evidenzia Il Giornale- Domanda che probabilmente si sono posti molti italiani nel sentire il governatore dem Stefano Bonaccini lamentarsi col Viminale perché le navi non vengono più destinate nei porti del Sud Italia. “È un governo abbastanza curioso – ha infatti detto – perché sta mandando le navi con i migranti in porti lontani rispetto a dove potrebbero attraccare”. Poi, quando Borghi l’ha messo in difficoltà, è pure andato su tutte le furie. “È un provocatore di professione”, ha sbottato su Twitter.
Ovviamente, all’interno del Pd, Bonaccini non è l’unico a lamentarsi. Oggi la panna è montata. “È rischioso portare questi migranti lontano”, ha detto a Radio Cusano Campus Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore nazionale dei primi cittadini dem. “Ogni logica di salvataggio dovrebbe portare a salvare queste persone nel porto più vicino – ha, quindi, incalzato – il fatto che comincino ad arrivare le navi al Nord è strano dal punto di vista umanitario e del soccorso”. La richiesta avanzata al Viminale è che “l’accoglienza sia ben distribuita”. Al Nazareno è quindi cambiata l’aria. Niente più accoglienza senza se e senza ma. I “ma”, adesso, sono proprio loro a imporli” E osserva “I distinguo dei dem non sono solo sbagliati nel merito (il Viminale sta assegnando porti più lontani per ostacolare le ong e per “liberare” la Sicilia e la Calabria), ma svelano una volta per tutte il vero volto dei talebani dell’accoglienza.”