Arriva l’obbligo dei 30km ora in tutta la città. Incredibile: un Comune che trascura le emergenze sociali e quelle della sicurezza e poi con grande leggerezza partorisce una simile minchiata. Orbene, ieri il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza la decisione fantascientifica che in tutta la città, a prescindere dal contesto, dall’ora, dal traffico bisogna procedere a 30 all’ora.
Tranquillizziamo chi legge: la decorrenza è dal 2024. Poi, siccome è un ordine del giorno e non una delibera, il divieto non è esecutivo. E così per attuare il provvedimento ci vorranno vari adempimenti, tipo la installazione di milioni di cartelli stradali, per i quali il Comune sarà, come oramai per tutto (salvo le tasse), in ritardo. Nel frattempo si spera che qualcuno fra tecnici, vigili e politici si renda conto della inutilità e pericolosità del provvedimento.
In città esistono oggi dei limiti di velocità più che sufficienti (50 km/h) che nessuno fa rispettare, salvo in alcune vie di accesso dove sono collocati autovelox.
Oggi i principali pericoli per la sicurezza stradale derivano dall’enorme numero di persone alterate e strafatte che guidano, soprattutto la notte. Poi c’è la scarsa manutenzione e illuminazione di strade e marciapiedi e infine il macrodisordine indotto dalla micromobilità senza regole promossa dal Comune: monopattini e riders senza regole, ciclabili mal progettate, scomparsa della Polizia Locale dalle strade. Altro fattore di insicurezza è la presenza di furgoni e camion in doppia fila perché, mentre sono stati eliminati più di 10.000 posti auto, non è stato realizzata alcuna area di carico e scarico.
E’ più pericoloso un ubriaco che guida senza mai subire controlli in una zona a 30 all’ora piuttosto che un automobilista vigile che viaggia a 51 km/h in Via dei Missaglia. Ma la nostra città è dominata dalla ideologia green, tanto astratta e utopistica quanto disattenta ai problemi pratici. Tempo fa Sala fece l’elogio della lentezza, dimenticando che Milano è da secoli sinonimo di dinamismo e di competitività.
E così per avere 15 minuti di gloria sui giornali e per essere i più gretini di tutti, hanno approvato questa grida manzoniana. Rimane l’obiettivo di fondo di penalizzare sempre la mobilità personale e il pendolarismo che è l’anima dello sviluppo milanese.
Speriamo che Regione e Ministero delle Infrastutture spieghino a Sala e compagni che esiste un unico codice della strada in Italia e che il Comune di Milano non può comportarsi da repubblica autonoma in Lombardia, dove il lavoro, le imprese e le famiglie si fondano su una grande e libera mobilità.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Sante parole Fabrizio. Restiamo pronti a occupare palazzo Marino.
Questo sindaco è il peggiore che Milano abbia mai avuto. Passate le Regionali, dove per forza di cose si è interessati ad altro, dobbiamo unire tutte le forze dell’opposizione e tutte le associazioni civiche in una battaglia comune. Diciamo “basta” a questa demonizzazione dell’ automobilista, ma facciamo rispettare il codice della strada che già esiste. Milano fa parte dell’Italia, non va ghettizzata in questo modo: 50 km/hr in città vanno bene ovunque.
Il sindaco Sala che da lungo rempo ha smesso di occuparsi dei problemi dei milanesi, oltretutto non pago dell’aumento del ticket ATM, ora ci delizia con una nuova folle trovata per non farci mancare nulla costringendo i gli automobilisti ad andare a passo d’uomo non rendendosi conto che nemmeno i monopattini vanno a 30 Km/h, e sopratutto non tiene nemmeno conto che gli incidenti piú frequenti sono causati dalla poca attenzione alla guida degli automobilisti che viaggiano a 30 all’ora.
Hai perfettamente ragione
Ma quando si sveglia questo Sala per capire che Milano non è un ospizio? È il più forte candidato per il MONGOLINO D’ORO 2023. Speriamo che i cittadini milanesi si sveglino per mandarlo a casa togliendoselo dai piedi!
Credo che il Sindaco dovrebbe approfondire con dei tecnici le seguenti questioni :
1) di quanto aumenterà il traffico in città, considerato che ogni macchina generera’ traffico per un periodo di tempo superiore del 66% rispetto al periodo precedente e andrà quindi a sommarsi col traffico degli orari successivi.
2) Vi sarà’ un miglioramento dell inquinamento o peggioramento , considerando che in città non si può’ parlare di velocità costanti, ma che dato il maggior tempo di viaggio vi saranno molte più soste e ripartenza in cui le emissioni aumenteranno esponenzialmente
Ing Salvatore Conti
Questo sindaco invece di pensare ai servizi pubblici più efficienti, propone di inquinare sempre di più la città. Continua a fare danni come ad esempio l’invasione di piste ciclabili , sempre vuote, a discapito degli automobilisti costretti a lunghe code scaricando quantità elevata di biossido di carbonio nell’aria che respiriamo. Probabilmente quelle macchine che non dispongono del sensore di media velocità,a quali inconvenienti disciplinari andranno incontro? 30 all’ora in tutta la città mi sembra il massimo della demagogia .
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