domenica, Dicembre 15, 2024
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Per lo smog a Milano un 2022 nero

Milano

Il 2022 è stato l’anno peggiore degli ultimi cinque per l’inquinamento dell’aria nella città di Milano. Lo scrive il Corriere della Sera nello stesso giorno in cui i cittadini del capoluogo lombardo subiscono un rincaro fino a 2,20 euro del biglietto giornaliero per l’utilizzo del trasporto pubblico. In particolare, secondo le prime elaborazioni dei dati dell’Arpa, l’anno scorso è stato superato il limite massimo di concentrazione giornaliera del Pm10 per 91 giorni (soprattutto tra gennaio e marzo e tra ottobre e dicembre), a fronte dei 61 del 2021 e dei 35 massimi consentiti dalle direttive europee. Dunque, sottolinea la testata, Milano ha avuto “tre mesi di aria fuorilegge”.

Inversione di tendenza. I dati sono decisamente migliori rispetto a venti anni fa, quando in un anno le infrazioni si aggiravano intorno ai 150 giorni, ma pongono fine a una tendenza di progressivo miglioramento. Del resto, è sotto gli occhi di tutti il costante peggioramento del traffico cittadino: la città è sempre più congestionata in barba alle strette di Area C e Area B e i mezzi pubblici, contrariamente alle attese dell’amministrazione Sala, sono in netto calo (in particolare, i passeggeri della metropolitana sono il 20-25% in meno rispetto ai livelli pre-Covid).

Smog ovunque in aumento. Tra l’altro, il peggioramento riguarda tutte e quatto le centraline di riferimento: in via Senato i giorni di infrazione sono passati da 61 a 91, in viale Marche da 50 a 80, in via Pascal da 52 a 56 e in via Verziere da 30 a 46. Il quotidiano non dà conto solo del Pm10, ma anche di altre particelle inquinanti. Per esempio, le polveri sottilissime (Pm2,5) sono rimaste sotto la soglia legale dei 25 microgrammi per metro cubo per quattro anni di fila, mentre l’anno scorso sono tornate sopra. Infine, la concentrazione media delle polveri nell’intero anno, che non dovrebbe superare i 40 microgrammi per metro cubo, è costantemente salita: nel 2017 si è attestata proprio su 40 e nei due anni successivi è scesa a 35, per poi risalire a 36 nel 2020, a 37 nel 2021 e, quindi, a 39 del 2022. (Quattroruote)

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