Tutto sugli aumenti di stipendio di Sala fino a 12.300 euro e assessori per effetto della legge di Bilancio. I milanesi pagheranno il phon

Milano

E’ l’effetto di una battaglia bipartisan combattuta da nord a sud, pareggiare gli stipendi dei sindaci delle grandi città a quelli dei governatori. Nel 2021 anche l’esponente di Fdi Ignazio La Russa, oggi presidente del Senato, aveva sollevato la questione degli emolumenti troppo bassi dei primi cittadini rispetto alle responsabilità che si assumono a guidare macchine comunali che assomigliano a grandi aziende e spesso rischiando anche provvedimenti giudiziari. «Presenterò un emendamento alIa legge di bilancio per adeguare l’emolumento» aveva annunciato allora. E in effetti già l’anno scorso è scattato il primo aumento. Si tratta di un incremento progressivo, che arriva a raddoppiare lo stipendio di partenza nel giro di tre anni. Nel 2021 Beppe Sala -e come lui i sindaci delle grandi città, guadagnava 7.019 euro lordi al mese, un anno fa è salito a 11.642 euro e nei giorni scorsi il direttore dell’Area amministrazione Risorse umane ha firmato il secondo adeguamento che porta la cifra a 12.303,76 euro lordi (un aumento del 68 per cento rispetto alla base di partenza). Arriveranno nel 2024 a 13.800. Gli aumenti a cascata interessano anche il resto della giunta, Consiglio e i nove Municipi.

Nello specifico, quindi, come precisa la determina pubblicata sull’Albo pretoria del Comune, «a decorrere dal primo gennaio» il vicesindaco Anna Scavuzzo guadagnerà  9.227,82 euro, tutti gli assessori 7.997,44 euro e la stessa cifra verrà incassata dalla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi. Lo stipendio lordo dei presidenti dei nove Municipi sale a 4.798,47 euro, quello degli assessori di Zona a 1.919,38 euro e dei presidenti dei Consigli di Municipio a 1.439,54 euro. L’ammontare massimo dei gettoni di presenza percepibili in un mese da un consigliere comunale viene fissato invece all’importo di 3.075,94 euro. Buone notizie per gli amministratori quindi, meno per i milanesi che dopo le stangate sul biglietto Atm, sui servizi funebri e sulle mense e i servizi scolastici già approvate a fine dicembre, si preparano ora ad affrontare i rincari nelle piscine comunali gestite da MilanoSport. Come ha anticipato ieri Repubblica, la giunta comunale applicherà a breve un adeguamento Istat intorno al dieci per cento che farà salire di conseguenza il prezzo dei biglietti di ingresso e degli abbonamenti ai corsi negli impianti. Tra l’altro, sta scattando progressivamente l’installazione dei phon a pagamento, dieci centesimi al minuto, la motivazione è di evitare lo spreco energetico visto che spesso vengono utilizzati anche per asciugare i costumi. (fonte Il Giornale)

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