«Il figlio di un nostro collega originario di Montefalco, in Umbria, è stato brutalmente pestato da una baby gang a Milano nei pressi di Piazza Leonardo Da Vinci. Un gruppetto di ragazzi italiani di seconda generazione, ha accerchiato lui e un suo amico chiedendo soldi e poi passando ai fatti. Per il figlio del collega, appena 2oenne, 30 giorni di prognosi con frattura scomposta delle ossa del naso. Uno degli aggressori, minorenne, è stato arrestato dalle volanti. Purtroppo non è il primo episodio e sempre più spesso le baby gang si rendono protagoniste di brutali pestaggi».
A denunciarlo è Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap).
«La criminalità giovanile va arginata. Servono politiche serie che prendano in considerazione il problema. Quello delle baby gang è un fenomeno preoccupante e in costante espansione. I giovani, molto spesso italiani di seconda generazione, si auto ghettizzano in questi gruppi che usano la forza per affermarsi tra i coetanei. Altri seguono la stessa scia per emulazione. È purtroppo – conclude Conestà – un vero e proprio circolo vizioso senza fine».
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