Il lamento di Sala sul Bilancio. Un consiglio “Far pagare anche agli immigrati i biglietti e tagliare le consulenze inutili”

Milano

E, puntuale come l’anno precedente, al momento del bilancio, arriva il piagnisteo del sindaco  “Ghe pensi mi”, ma che già invoca l’intervento del Governo. “Penso che sul bilancio previsionale 2023 è stato fatto quello che si poteva fare con i fondi di cui oggi siamo certi, perché il bilancio deve nascere su delle certezze, se poi arriveranno più fondi dal governo tanto meglio, ma ad oggi dobbiamo gestire in questo modo. La gran parte dei problemi del bilancio milanese, mi riferisco all’anno entrante ma anche in prospettiva, sono legati al trasporto pubblico – ha ribadito poi il sindaco – . Perché un trasporto pubblico come quello di Milano, di qualità così largo, costa. In altre parole, noi abbiamo 878 milioni quest’anno di costo per la gestione del trasporto pubblico. La gestione mi sembra abbastanza efficiente, anche se quel costo può oggettivamente essere ridotto per esempio, un’indicazione precisa che abbiamo dato ad Atm è quella di cercare di limitare l’abusivismo”. In altre parole chi usa il trasporto pubblico paga un prezzo che è pari a poco più del 40% del costo, cioè questi 395 milioni, sul resto o interviene lo Stato o va fatto pagare a tutti i milanesi. “Questo è il problema, ma d’altro canto una città oggi e nel futuro si basa molto sulla qualità del trasporto pubblico, nonostante oggettivamente venga voglia di dire ‘dobbiamo continuare a investire’ e quindi a creare potenzialmente un problema di bilancio. Credo che la risposta sia continuare ad allargare il servizio con trasporto pubblico”, ha concluso.

Sulla qualità del servizio pubblico ci sarebbe e sono state dette molte cose, ma giustamente Silvia Sardone focalizza l’incapacità di gestione su evidenti risparmi che si potrebbero fare e non si fanno.
“Il sindaco Sala, come sempre, piagnucola quando si tratta di far quadrare i conti. Insiste sul fatto che il trasporto pubblico costi troppo ma si dimentica che Regione Lombardia è la regione italiana che più investe in tal senso, che se i numeri non tornano dovrebbe preoccuparsi di far pagare il biglietto Atm a tutti, comprese le migliaia di extracomunitari che ogni giorno viaggiano a scrocco su metropolitane, tram e filobus. Può anche portare il ticket a 10 euro ma se tanto non si fanno controlli poco cambia… Inoltre Sala dovrebbe tagliare le spese improduttive, vedi le consulenze inutili che ha distribuito a destra e a manca senza che queste incidano su una migliore qualità di vita per i milanesi. Continuare a ripetere che il trasporto pubblico è un’eccellenza di Milano è una bugia bella e buona: a fine mese le corse dei mezzi di superficie saranno tagliate del 3%, le aggressioni ai dipendenti Atm e i borseggi a pendolari e turisti non fanno più notizia, i tempi d’attesa – specie in periferia – sono abnormi e diversi quartieri della città sono sguarniti. Questa sarebbe l’eccellenza milanese?”. Così Silvia Sardone, europarlamentare della Lega.

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